Ricerca scientifica, nuova chemio e trapianto per contrastare malattia

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Ricerca scientifica,<br> nuova chemio e trapianto<br> per contrastare malattia

Una nuova terapia in tema sclerosi multipla, potrebbe portare ad una svolta per i pazienti anche se con le dovute precisazioni.

Come riporta la rivista Lancet, dalle cellule staminali potrebbero essere congelati i sintomi della malattia. Si tratta di una tecnica, basata su una forte chemio e sul trapianto di cellule bambine, che potrebbero, di fatto, bloccare a lungo termine i sintomi della malattia autoimmune.

La tecnica è stata già sperimentata su un piccolo gruppo di pazienti che hanno fatto ricorso ad un diverso tipo di chemioterapia, seguita dal trapianto di staminali ematopoietiche autologhe e che, riporta l’Adnkronos, ha bloccato le ricadute cliniche e lo sviluppo di nuove lesioni cerebrali in ben 23 pazienti su 24.

Il prezioso studio clinico di fase II condotto dai ricercatori dell’Ottawa Hospital e dell’Università di Ottawa ha dimostrato come i pazienti abbiano avuto un miglioramento sostenuto della disabilità 7,5 anni dopo il trattamento.

Un trattamento, ha spiegato uno degli studiosi “simile a quello usato in altri studi, ma il nostro protocollo utilizza una chemio più forte e rimuove le cellule immunitarie. La chemioterapia che usiamo è molto efficace per attraversare la barriera emato-encefalica e questo potrebbe contribuire a eliminare le cellule immunitarie dannose dal sistema nervoso centrale”.

Nonostante l’enorme successo del nuovo metodo, gli stessi ricercatori invitano a prestare cautela su tutta la questione in quanto il campione su cui è stata sperimentata è ancora troppo irrisorio per poter parlare di svolta e, soprattutto, gli effetti collaterali sono ancora poco chiari.

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