“Non fare autogol” boccia gli studenti, prevenzione cancro 2. Questo è quanto emerge dall’inchiesta condotta in tutta Italia dall’Aiom per la sesta edizione del progetto “non fare autogol” in materia di prevenzione oncologica nelle scuole. Il 53% degli intervistati ovvero cinque ragazzi su dieci non conoscono minimamente la materia. Come si apprende da Repubblica: “Gli oncologi italiani “bocciano” il 53% degli studenti delle superiori in prevenzione del cancro. Il 78% degli under 19, infatti, ignora che bisogna consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, il 32% ritiene che le sigarette light non siano molto pericolose per l’organismo. Il livello di conoscenza è basso anche su tematiche meno mediche e più vicine alla vita quotidiana dei giovani come il sole e lo sport. Per esempio, per il 54% dei ragazzi le lampade solari incrementano la resistenza al sole e quindi possono rappresentare un “buon rimedio” contro le scottature e quattro su dieci pensano che lo sport aumenti il livello di stress. “Non Fare Autogol” è un’iniziativa partita nel marzo del 2011 e che gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Coni, della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI). Questo anno il tour si è svolto in tutte le Regioni italiane che a loro volta lo hanno patrocinato e sostenuto. La campagna è stata condotta anche sul web. Per raggiungere tutti gli studenti italiani, non solo quelli che hanno avuto la fortuna di incontrare dal vivo i calciatori, è attiva la pagina Facebook (www.facebook.com/NonfareAutogol); il profilo Twitter (Twitter.com/NonfareAutogol) e un sito internet www.nonfareautogol.it dove tutti possono scaricare l’opuscolo e consultare altro materiale informativo. Per l’edizione 2015-16 Massimiliano Allegri, il mister campione d’Italia, è stato il coordinatore degli allenatori e calciatori che sono intervenuti nel tour. “Sono felice di aver potuto partecipare anche quest’anno a “Non Fare Autogol” afferma il coach della Juventus. “Come padre, prima ancora che uomo di sport, sono convinto che la scuola sia il luogo migliore per insegnare alcuni valori di fondamentale importanza per i giovani come la salvaguardia del proprio benessere e salute. Giusto aver coinvolto il mondo del calcio”.