Andy Murray è nuovamente il campione di Wimbledon, la sua Wimbledon. Il tennista scozzese ha battuto in tre set sul canadese Raonic. 6-4, 7-6 (3), 7-6 (2) ed ha conquistato per la seconda volta nella sua carriera il torneo più famoso del mondo dopo averlo fatto nel 2013. Il numero due al mondo e del tabellone londinese ha battuto come da pronostico il canadese Milos Raonic, numero 7 al mondo e sei del tabellone in tre set: 6-4, 7-6 (3), 7-6 (2). Tutto facile per Murray, nonostante la pressione che lo voleva favorito, il quale dopo un primo set vinto in scioltezza ha dovuto chiudere con un doppio tie break dominando sia il primo che il secondo. A fine gara, visibilmente commosso Andy Murray ha salutato la sua seconda vittoria così: «L’altra volta ero sollevato perché c’era una pressione enorme. Ma anche questo la apprezzerò. Devo ringraziare il pubblico per il sostegno fantastico. C’è il pubblico, le leggende, il Primo ministro». Proprio Cameron viene fischiato dai tifosi; Murray se ne accorge e lo difende: «Meglio giocare una finale di Wimbledon perché fare il primo ministro è un lavoro impossibile. Per me è il torneo più importante ogni anno. Qui ho vissuto momenti esaltanti e sconfitte. Wimbledon e super speciale e sono orgoglioso di avere tra le mani questo trofeo». Poi però i complimenti al giovane avversario Raonic. «Milos – dice – ha giocato tre splendide settimane sull’erba e la partita fantastica è quella che ha vinto con Federer. E’ stata eccezionale. E’ uno dei più bravi lavoratori del circuito, cerca sempre di migliorare. Ha uno splendido team. Faccio i complimenti a tutti. Sono tutte brave persone». Parole che Raonic ricambia: «Finché questi campi saranno verdi i mi giocherò le mie chanche di vittoria»