Maverick Viñales vince la sua prima gara in MotoGp da dominatore assoluto mentre alle sue spalle se le suonano di santa ragione per il podio: la spuntano Cal Crutchlow e Valentino Rossi ma Marc Marquez limita i danni in chiave Mondiale mentre la Ducati ancora una volta si mangia le mani. Non pervenuto Jorge Lorenzo, che non riesce a ritrovarsi nemmeno sull’asciutto. A Silverstone la pioggia concede una tregua e a far festa, nove anni dopo l’ultima volta – Chris Vermeulen nel 2007 -, e’ la Suzuki grazie al 21enne spagnolo prossimo compagno di squadra di Rossi. La gara non parte sotto i migliori auspici, con un bruttissimo incidente alla curva 2 che ha coinvolto Loris Baz e Pol Espargaro’ (usciti miracolosamente illesi) e la conseguente bandiera rossa. Alla ripresa Viñales scappa via e non lo riprendono piu’. “Pensavo di poter vincere – confessa – perche’ a Silverstone mi sono trovato sempre bene e la moto era a un buon livello. Ho provato a spingere fin dal primo giro, era difficile non commettere errori fino alla fine. E’ un sogno che si realizza”. La sua vittoria non e’ mai stata in discussione al contrario degli altri due gradini del podio. Uscito di scena Andrea Iannone, scivolato alla curva 17 a cinque giri dalla fine mentre provava a lanciarsi all’inseguimento di Viñales, il secondo posto diventa una questione fra Crutchlow e Marquez ma il due volte iridato va lungo e per il 30enne di Coventry arriva un altro gran bel risultato dopo la vittoria di Brno e la pole di ieri. “Non me l’aspettavo di salire sul podio”, se la gode il pilota della LCR Honda mentre dietro ringrazia anche Rossi. Protagonista di una fantastica battaglia col 23enne di Cervera, il Dottore e’ stato bravo a rimanere li’ anche quando gli altri andavano piu’ forte e grazie agli errori di Iannone prima e Marquez poi chiude terzo. Appena tre i punti rosicchiati allo spagnolo – che nel finale riesce ad avere la meglio su Pedrosa e a tagliare il traguardo quarto – ma Rossi ha di che essere soddisfatto e aver indovinato la scelta della gomma (per l’anteriore ha optato per la hard) e’ un merito in piu’: “e’ stata una bella lotta, sapevo che avrei dovuto dare il massimo dalla prima all’ultima curva. A un certo punto l’ho vista scura, ma non ho rinunciato e sono soddisfatto del risultato”. La Ducati si consola col sesto posto di Dovizioso mentre Lorenzo e’ autore dell’ennesima prova anonima: solo ottavo il maiorchino nonostante Silverstone gli abbia spesso portato bene (tre vittorie nelle precedenti sei edizioni) e la tanto temuta pioggia non abbia fatto capolino sul circuito inglese. Adesso Marquez e’ a 64 punti, e’ vero che manca ancora tanto ma la corsa mondiale del futuro ducatista appare ormai definitivamente compromessa. Chi invece ha messo una seria ipoteca sul Mondiale e’ in Moto3 Brad Binder, centrando la quarta vittoria stagionale e allungando a +86 su Jorge Navarro, caduto a due giri dalla fine.
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Sesto podio in carriera per Francesco Bagnaia, secondo dopo essere partito dalla pole, e ben sei italiani fra i primi otto compreso Stefano Manzi, risalito dal 34^ al quarto posto. Giochi riaperti invece in Moto2 dove Thomas Luthi vince davanti a un ottimo Franco Morbidelli: Johann Zarco, leader del Mondiale, aveva chiuso al sesto posto ma la direzione di gara gli ha inflitto 30″ di penalita’ per il contatto con Sam Lowes a tre giri dalla fine mentre entrambi erano in lotta per il podio. Niente punti dunque per il francese che in classifica vede ora riavvicinarsi (181 punti contro 171) Alex Rins, promosso in settima posizione.