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È morto il fondatore della Logrò, la storica azienda che tra gli anni 80 e 90 è stata leader italiana nel settore delle conserve di funghi.
Giovanni Luigi Lora, 84 anni, se ne è andato mercoledì nella sua casa di via dei Mille. Nell’ultimo periodo le sue condizioni di salute non erano delle migliori. Ma nulla lasciava presagire la tragedia. Almeno fino all’altro ieri, quando la situazione è precipitata e il suo cuore ha improvvisamente smesso di battere.
Con Lora se ne va un pezzo della storia imprenditoriale del Veneto e non solo. Tutto iniziò nel 1969. L’anno in cui Lora acquistò, con il socio Grosso, l’industria conserviera di Paese, definita dallo studioso di storia locale Mariano Berti come la prima vera industria paesana del dopoguerra strettamente legata all’agricoltura. I due scelsero la parte iniziale dei loro cognomi per dar vita al marchio della nuova azienda. È così che nacque la Logrò. Negli anni successivi l’impresa crebbe in modo esponenziale specializzandosi nella conservazione dei funghi e andando alla conquista del mercato nazionale. Il quartier generale, con il blocco degli uffici e le enormi vasche per la lavorazione dei materiali, sorgeva a Paese, all’inizio di via Verdi, poco distante dalla Castellana. Il successo imprenditoriale portò Lora a conquistare anche il titolo di commendatore.
La cavalcata terminò negli anni 90. Prima dell’inizio del nuovo millennio, la Logrò venne venduta alla Campbell’s, l’azienda famosa in tutto il mondo per le sue soup in lattina immortalate da Andy Warhol. Ma Lora non si fermò qui. Dopo aver lasciato il timone dell’impresa delle conserve, portò avanti con successo una serie di attività immobiliari tra Treviso e Vicenza.
Giovanni Luigi Lora lascia la moglie Anita, la figlia Giovanna, il genero Andrea e i nipoti Gabriele e Alice. Oltre alla sorella Luciana. Il funerale verrà celebrato domani, alle 10, nella chiesa di Paese. Poi il feretro proseguirà verso la tomba di famiglia ad Arzignano.