Stefano Parisi continua nell’opera di reclutamento in Campania: dopo Gennaro Salvatore anche Carmine Mocerino, consigliere regionale della Campania è pronto all’adesione al nuovo progetto politico dell’ex Ad di Fastweb. “I moderati devono guardare con attenzione l’avventura di Stefano Parisi. Senza illusioni e provando, però, ad offrire spunti. Chi, come me, si è formato nei valori dell’universo cattolico e popolare ha il dovere di seguire con attenzione tutti movimenti di questa area” spiega Mocerina nella pagina Facebook ‘Stefano Parisi for President’ promossa da alcuni sostenitori campani di area socialista e moderata. “La cultura moderata e popolare – dice il consigliere di tradizione democristiana oggi nel Gruppo Caldoro – deve tornare centrale nel Paese. Perché torni ad avere voce e rappresentanza sarà necessario avere il coraggio di isolare i populisti, da una parte, e di rinunciare alle istanze della sinistra conservatrice, dall’altra. Perché il progetto abbia futuro e credibilità bisognerà unire – sottolinea l’ex esponente dell’Udc – la cultura riformista con il cattolicesimo liberale. Immaginare percorsi nuovi. Per farlo si dovrà tornare a parlare di famiglia, rispettosi dei diritti che si estendono, ma con l’idea della centralità dei nuclei familiari che oggi, più di altri, vivono la crisi. Dovrà tornare centrale il popolo delle partite Iva, gli italiani che producono e creano ricchezza. Insieme dovremo superare l’approccio di chi vede nella Pubblica Amministrazione solo sprechi e deficienze. Noi conosciamo le eccellenze e le vogliamo valorizzare”. “Nel nuovo progetto dovrà essere centrale il Sud, con le sue storie, con il suo capitale umano e con i suoi uomini. La ripresa dell’Italia riparte dal Sud. Qui – sottolinea – i maggiori margini di crescita. Qui per immaginare sviluppo e crescita e per dare opportunità concrete ai giovani. Un progetto, se dovesse vincerà questa impostazione, che riuscirà ad essere interlocutore per molti che soffrono la mancanza di politica. Riuscirà ad essere interlocutore, di chi, come me non ha smesso di sognare la grande casa dei moderati”. “Un progetto che non dovrà esaurirsi nella costruzione di uno spazio per vecchi gruppi dirigenti o in una sfida fra personalismi e che dovrà avere l’obiettivo di concepire, costruire e pianificare soluzioni possibili per il Paese” conclude Mocerino.