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Meteo, cresce la paura per il “gelicidio”: ecco cos’è e perchè è pericoloso

A man shovels ice next to ice-covered car in Postojna February 3, 2014.  A quarter of households in Slovenia were left without electricity on Monday after a weekend of blizzards and very low temperatures wreaked havoc on power lines and roads, the national STA news agency reported.  REUTERS/Srdjan Zivulovic (SLOVENIA - Tags: ENVIRONMENT SOCIETY TPX IMAGES OF THE DAY)
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Da settimane l’Italia è colpita da un violento abbassamento delle temperature, che ha portato neve e clima artico anche in regioni solitamente calde come Sicilia e Puglia. Proprio in questi giorni si è quindi sentito più volte il termine “gelicidio”, un fenomeno suggestivo della natura che può essere però pericoloso.

A spiegare cos’è ci pensano gli esperti del sito ilmeteo.it: il gelicidio si verifica in casi rari, con improvvisi mutamenti sulla colonna termica. Il fenomeno è determinato dalla pioggia, o ancor più frequentemente dalla pioviggine, sopraffusa.

Con pioggia sopraffusa si intende la goccia d’acqua che resta allo stato liquido anche a temperatura inferiore allo zero. Affinchè ciò accada, è necessario che le gocce d’acqua siano molto piccole, l’acqua contenuta sia pura, ossia priva di sali e ci sia un repentino raffreddamento della colonna d’aria negli strati bassi dell’atmosfera.

Il gelicidio – si legge su ilmeteo.it- non è altro che una pioggia sopraffusa, che gela all’istante, nel momento in cui tocca il suolo o anche qualsiasi altro oggetto. E’ un fenomeno tipico delle conche o aree pianeggianti con frequenti inversioni termiche tant’è che si verifica in maniera predominante nella Pianura Padana, nelle conche intermontane delle regioni centrali, specie nelle pianure marchigiane. Di norma, è prodotto da deboli precipitazioni e si verifica solitamente quando è più frequente lo sviluppo di spessi strati di aria fredda alle più basse quote atmosferiche.

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