(m.g.) – Era stata ridotta in schiavitù dal giorno immediatamente successivo al matrimonio, quattro anni di violenze fisiche e psichiche da parte del marito pakistano, dei suoceri e dai cognati.
I carabinieri hanno liberato la 25enne minacciata di morte quasi ogni giorno, picchiata e costretta a servire tutta la famiglia del marito. Come riporta l’Unione Sarda, la coppia si è sposata in Italia con rito islamico e civile.
Le violenze sarebbero iniziate subito dopo il matrimonio fino alla segregazione in casa, a Busto Arstizio.
Alla 25enne era stato impedito in ogni modo di mettersi in contatto con la famiglia, le violenze erano continuate anche durante la gravidanza, quando la donna diede alla luce il bimbo prematuramente a sette mesi.
Privata anche del ruolo di madre, non poteva infatti ne tenere il figlio in braccio ne allattarlo, ha trovato il modo di fuggire e chiedere aiuto al fratello e ai carabinieri.
Tutti i componenti della famiglia sono stati arrestati su ordinanza emessa dal gip del tribunale di Milano con l’accusa di segregazione e riduzione in schiavitù.CONTINUA A LEGGERE