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Cronaca

Martina, 3 anni e il bisogno di un cuore nuovo L’appello della mamma a donare gli organi

Purple heart in gentle hands
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Martina è una bellissima bambina di tre anni che, a dispetto della propria età, ha già dovuto affrontare, con il coraggio che spesso non trovano nemmeno gli adulti, una serie infinita di problemi di salute che avrebbero potuto far desistere chiunque. Chiunque tranne Francesca, la mamma coraggiosa di questa bimba che, della propria figlioletta, ci racconta il complicato percorso di vita. Un'esistenza fatta di ricoveri ospedalieri, il primo dei quali, presso l'ospedale Santo Bono Pausillipon, dove è stata sottoposta ad un delicato intervento al cervello per la rimozione di un tumore, diagnosticatole a sedici mesi dalla nascita. Un male terribile che, con grande coraggio e grazie alla determinazione dei propri genitori, Martina ha superato brillantemente, dovendo però fare ricorso a trattamenti di chemioterapia che ne hanno danneggiato irreparabilmente il piccolo cuoricino. Qui inizia il secondo calvario della piccola che, da 13 mesi, è costretta a vivere presso il reparto di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale Monaldi a causa di una cardiomiopatia che rende necessaria, per la completa guarigione, una delicata operazione di trapianto di cardiaco. In attesa della disponibilità di un cuore compatibile, la bimba è
PAZZO MONDO
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costretta a vivere presso il nosocomio napoletano, attaccata ad una macchina che possa aiutarla a vivere e con la continua assistenza della madre che, per non lasciarla sola, vive praticamente 24 ore su 24 lontano dal marito e dall'altro figlioletto. Una situazione decisamente complicata che Martina e i propri genitori vivono con il sostegno dell'associazione “Donare e vita”, un'organizzazione di bambini trapiantati che cerca di aiutare le famiglie in difficoltà. Nella voce di Francesca però - quando parla della figlia - non si sente il dolore, ma solo l'amore che la spinge ad un appello che Retenews24 vuole sposare. La mamma di Martina si rivolge a tutti gli italiani, invitandoli a riflettere sull'importanza della donazione degli organi ed alle istituzioni affinché sensibilizzino i cittadini a compiere questa scelta. “E' normale non pensare a questo tipo di problematiche quando si sta bene – ci spiega la signora Francesca – ma la decisione di diventare donatore di organi può essere l'inizio di una nuova vita”. Un gesto semplice, ma ricco di significato sia per chi riceve questo “regalo” che per chi lo fa, dando un senso alla morte e generando nuove possibilità di futuro per chi vive nellasperanza.