venerdì, 28 aprile 2017
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Maria, violentata e uccisa a 9 anni. Il dolore del padre: “Chiedo giustizia veloce”

“Se mia figlia è stata stuprata e uccisa chiedo una giustizia rapida”. Lo dice Mario Ungureanu, il papà di Maria, la bambina trovata morta in una piscina a San Salvatore Telesino (Benevento). “Credo nella giustizia italiana: se volessi farmi giustizia da solo finirei in galera lasciando sola mia moglie” aggiunge ricordando Maria e il suo sorriso che – dice – quando “tornavo a casa la sera mi riempiva di gioia e mi faceva passare ogni dolore”. Mario conosceva da due anni Daniel, il romeno di 21anni indagato per la morte di Mari. Il giovane frequentava spesso la loro cosa dove qualche volta si è anche fermato a mangiare. I due si sono incontrati nella notte tra lunedì e martedì, nella caserma dei Carabinieri, dove il 21enne è stato interrogato fino all’alba.

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L’INTERROGATORIO – Durante l’interrogatorio, il ragazzo ha confermato di conoscere la bambina e ha detto di averla vista la sera di domenica, prima che della piccola si perdessero le tracce, ma di averla lasciata nei pressi della chiesa di Santa Maria Assunta dove Maria, che faceva la chierichetta, aveva detto ai genitori che si sarebbe recata per la processione del patrono. Processione poi saltata a causa del maltempo.

LE PAROLE DELLA MAMMA – “Non ci posso credere, ce l’ho sempre davanti ai miei occhi”: è questa la frase che Andrea, la mamma della piccola Maria, continua a ripetere alle decine di conoscenti ed amici che si stanno recando nella sua abitazione per confortarla nel dolore.

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LA RICOSTRUZIONE – Maria, dieci anni ad agosto, da anni viveva a San Salvatore Telesino insieme alla sua famiglia: papà operaio, mamma badante, romeni ma da tempo in Italia. Verso le ore 19:30 di domenica sera, questa la ricostruzione dei carabinieri secondo anche quanto riferitogli dai genitori, la bimba si è infatti recata in parrocchia per la processione del Santo Patrono, Sant’Anselmo. Poi, il maltempo, ha rimandato tutto e così la bimba avrebbe detto di voler andare alle giostre. Da lì, da quelle giostrine a poca distanza, si sono perse le sue tracce. É stato il papà, intorno alle ore 20, a dare l’allarme visto che non rientrava e non riusciva a trovarla. Sono così iniziate le ricerche, a tappeto. Poi a mezzanotte l’atroce scoperta. La titolare di un resort, un locale per ricevimenti nella zona centrale di San Salvatore Telesino, si è avvicinata alla piscina, chiusa al pubblico, mentre stava parlando al telefono cellulare e si è accorta del cadavere della piccola. Il corpo era nudo mentre gli abiti era collocati in maniera ordinata sul bordo della piscina insieme alle scarpine.