Uno dei fattori principali che influenzano il tempo meteorologico e quindi il clima della Terra è il Sole. La nostra amata stella origina energia che invia alla Terra, ma non sempre nella medesima quantità.
Ci sono dei periodi, chiamati “cicli”, in cui il Sole genera meno energia e quindi è “meno caldo”.
Questi periodi durano circa 11 anni e per riconoscerli si contano le macchie presenti sulla superficie solare (la fotosfera) e che non sono altro che zone con temperature più basse rispetto ai settori circostanti. Meno macchie ci sono e più il sole è “freddo”, più macchie ci sono il sole sarà invece più attivo.
Alcuni climatologici notarono che tra il 1645 e il 1715 le macchie solari erano quasi scomparse e l’Europa in particolare visse in tale coincidenza la cosiddetta “Piccola Era Glaciale” (PEG), ovvero anni in cui gli inverni rigidissimi si protrassero fino a Maggio e Giugno con intense nevicate e giorni di ghiaccio: da questa correlazione così forte vennero poi condotti altri studi per cercare di collegare con messo causa effetto questo fenomeno.
Tra il 2017 e il 2019 gli astronomi prevedono che nel Sole si conteranno pochissime macchie, per cui raggiungerà il suo “minimo”, pertanto è possibile che i primi effetti di questa fase possano registrarsi già quets’anno. Ricordiamo che a Febbraio abbiamo vissuto un’intensa ondata di gelo portata dal Buran e oggi siamo alle prese con un avvio d’Estate 2018 zoppicante con tanti temporali e grandinate.
Cosa ci riserverà il futuro? Le domande si moltiplicano, ed è troppo difficile se non impossibile dare risposte certe in questo settore.
Andremo incontro ad un nuovo raffreddamento del clima con conseguenze inimmaginabili?
Non possiamo saperlo, ma di certo qualcosa accadrà e il nostro amato Sole ci sta avvisando che il cambiamento ormai è alle porte…e potrebbe accadere molto presto … forse già nel prossimo INVERNO 2019…
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