«Affinità tra grillini e centrodestra». Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle spiega: «Non credo più all’esistenza di elettori di centrodestra e di centrosinistra. Esistono persone che si sentono di centrodestra e centrosinistra e istanze di categorie che prima si riconoscevano in uno schieramento ma che si sentono abbandonate da chi doveva interpretarle». Così Di Maio in una lunga intervista concessa a Il Giornale in cui spiega: «Ai ballottaggi si è visto che esiste un popolo deluso dalla Lega che vota per noi mentre non c’è un popolo deluso dal M5S che vota per loro». Poi sul referendum: «Noi non vogliamo personalizzare i referendum, ma convincere gli elettori che quella riforma bloccherà il Paese. E poi Renzi spesso non fa ciò che dice, quindi magari perde il referendum e poi rimane». Di Maio spiega anche il suo pensiero sulla Brexit: «I vertici Ue vogliono una cacciata rapida degli inglesi come ripicca, vogliono colpirne uno per educarne cento. Abbiamo votato con Farage contro questa intimidazione. Perché non dev’esserci un’uscita morbida? L’Italia invece può cambiare l’Ue dal di dentro, mentre l’euro è solo lo strumento di una banca, la Bce, che ci vieta di fare deficit per investimenti. Per uscire dall’euro abbiamo già depositato una proposta di legge e raccogliamo le firme su un referendum». Infine sui possibili temi su cui c’è affinità culturale con l’elettore di centrodestra: «Il fisco? È un problema bipartisan: vivere nel Paese con la pressione fiscale più alta del mondo per responsabilità di entrambe le parti politiche che ci hanno governato. Noi vogliamo abolire l’Irap, tassa immorale, ingiusta e incostituzionale e poi abbiamo finanziato la nascita di 2.100 nuove imprese attraverso tagli agli stipendi dei nostri parlamentari per 17 milioni di euro».