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Cronaca

Lo chiamavano Trinità… “Addio Amigo, che la terra ti sia lieve”

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Lo chiamavano Trinità…e provate a dire che non è vero. La versatilità di questo omone dagli occhi neri e la voce profonda, il suo essere “avanti” come solo gli americani negli anni ’60 sapevano esserlo e il suo sangue napoletano ha fatto di lui più che un attore amato e un uomo eccezionale; Bud Spencer era un mito. Un mito per le generazioni dal ’43 al ’85. Gli anni della più intensa attività cinematografica del grande Spencer vanno dal ’67 quando ebbe inizio quella che può considerarsi la fase preparatoria allo “spagetti wester”. Dio perdona…io no diretto dall’occhio attento di Colizzi, e da li un crescendo di successi: I quattro dell’Ave Maria, La collina degli Stivali, Lo chiamavano Trinità, Si può fare…amigo. Carlo Pedersoli, che con la Budweiser e Spencer Tracy, diventò Bud Spencer si è spento senza soffrire all’età di 86 anni lasciando il ricordo di tanti sorrisi, di quelli che si facevano guardando ancora i film in famiglia. Il suo alter ego, amico fraterno Terence Hill non potrà mai dimenticare il percorso di vita fatto con il mitico Bud: ""Siamo l’unica coppia a non aver mai litigato. Tra noi non c’era invidia e insieme ci divertivamo anche tanto. Ci capivamo al volo, con uno sguardo ci eravamo capiti. Ci vedevamo anche fuori dal set". Al Corriere della Sera, Girotti ha espresso tutto il dolore per la perdita: "Ho perso il mio amico più caro, sono sconvolto". Lieve ti sia la terra “Amigo”.

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