L’Istat boccia il sistema Italia e la sua crescita, “interrotta” a causa della “”caduta produttiva del settore industriale” e della domanda interna. L’Istituto nazionale di statistica ha suggerito, nella nota mensile di agosto sull’andamento dell’economia, che nei prossimi mesi vi sarà “un proseguimento della fase di debolezza”. I paesi dell’area Euro, rileva l’Istituto di statistica, ”mostrano segnali di rallentamento nel secondo trimestre”. Mentre a livello internazionale ”prosegue la fase espansiva dell’economia statunitense”.
Nel secondo trimestre del 2016 l’Istat ha certificato che il prodotto interno lordo italiano “”ha subito una battuta d’arresto, segnando una variazione nulla su base congiunturale”, dopo una leggera crescita nei trimestri precedenti. Le attese per i prossimi mesi “permangono deboli” e il clima di fiducia delle imprese manifatturiere è “peggiorato nel mese di agosto, non evidenziando segnali di particolare vivacità tra le componenti”.
Anche le dinamiche dell’inflazione mostrano un quadro generale dell’economia italiana in stagnazione, continuando a essere inferiore a quella della media dei paesi Ue. Lo scenario per i prossimi mesi “non lascia ipotizzare recuperi significativi della dinamica dei prezzi”. Ad agosto, le aspettative degli operatori registrano “maggior cautela tra le imprese, circa possibili rincari entro l’anno in corso. Mentre tra i consumatori si segnala un ”leggero ridimensionamento delle attese di stabilità o diminuzione dei prezzi”.