(c.c.) Due attentati contemporanei sconvolgono la Siria. A Qamishli, vicino al confine turco, due bombe, una nascosta su un camion e una su un altro veicolo sono esplose. Drammatico il bilancio, ancora provvisorio dell’azione: almeno 44 persone sono morte e oltre 170 ferite.
Lo Stato islamico ha rivendicato l’attentato. “Oltre 100 morti e decine di feriti è il risultato di una operazione di martirio compiuta nel mezzo di un raduno di unità curde nella città di qamishli”, si legge in un messaggio postato suTelegram da Amaq, agenzia stampa del califfato.
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Massacro a #Qamishlo: la risposta dell’#ISIS ai successi militari #Curdipic.twitter.com/UI7EXgpdCr
via @Hiwa_Dilan_1
— Manolo Luppichini (@manolo_loop) 27 luglio 2016
La prima bomba ad esplodere, che ha fatto il maggior numero di vittime – stando a quanto riportato dal quotidiano Repubblica.it che ha citato fonti di sicurezza locale riportate dalla Tv curda Rudaw – “era su un camion-bomba guidato da un kamikaze nel quartiere occidentale di Qamishli”, abitato prevalentamente da arabi, mentre la seconda deflagrazione, “questa volta di un’autobomba, nei pressi della via del ministero della difesa” dove c’è la sede dell’amministrazione autonoma curda della città.