La Solfatara, situata nel comune di Pozzuoli, è un vulcano attivo, valvola di sfogo per la camera magmatica sotterranea che ricopre tutta l’area dei Campi Flegrei. Si tratta di uno dei 40 vulcani che caratterizzano la zona dei Campi Flegrei e che al momento è in uno stato di quiescenza.
Già all’epoca dell’impero romano, la Solfatara era molto nota e sfruttata per l’estrazione dell’allume e del bianchetto, allora utilizzata come stucco. A partire dal XVIII secolo, insieme all’attività estrattiva dei minerali dal cratere, furono sperimentate le qualità benefiche e mediche dei fanghi e dei fumi. Con l’avvento delle terme lentamente ogni attività di estrazione e termale iniziò a diminuire fino a scomparire del tutto.
Non molto distante da Napoli, la Solfatara è facilmente raggiungibile in automobile con possibilità di parcheggiare nei pressi dell’ingresso della riserva. Non estremamente complicato è anche il percorso con il trasporto pubblico: raggiungendo la stazione di Napoli San Giovanni-Barra o di Napoli P.zza Garibaldi è possibile prendere il treno metropolitano (Linea 2) con destinazione Pozzuoli-Solfatara. È anche possibile arrivare con il pullman locale P9, le cui fermate si trovano lungo via Solfatara.
Fin dall’antichità la Solfatara era conosciuta come la porta dell’Inferno, il regno del dio Vulcano dove risiede la sua fucina. Ancora oggi l’atmosfera che domina è particolarmente suggestiva: il promontorio più alto, chiamato monte Olibano, domina e avvolge l’intera piazza ellittica la quale presenta pozze di fanghi e fumarole di anidride solforosa. La sensazione sinestetica che si prova durante la visita al vulcano è amplificata dall’incredibile panorama che offre l’altura dove si trova la Solfatara: il mare e la vista che va da Baia fino a Capo Miseno.
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