Turchia: autobomba esplode davanti a un commissariato

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Turchia: autobomba esplode davanti a un commissariato

Altro attentato in Medio Oriente, l’ennesimo. Quest’oggi la Turchia è stata colpita di nuovo da un attentato dopo quello di ieri al centro di Istanbul. Un’autobomba è esplosa davanti a un commissariato di polizia nel sud-est del paese, nei pressi del confine con la Siria, in particolare in una regione prevalentemente abitata dai curdi. L’attentato si è verificato nella cittadina di Midayt nella provincia di Mardin a 23 chilometri dal confine con la Siria. Sul posto sono subito interventi numerosi soccorsi e secondo la Cnn turca si temono vittime. Appena ieri si era consumato un altro attentato dinamitardo nel cuore di Istanbul aveva causato 12 morti e 36 feriti. L’atto terroristico di ieri era stato rivendicato dal gruppo scissionista del Pkk del Tak. Secondo quanto dichiarato dal premier turco, Binali Yildirim, il bilancio dell’attacco è di almeno tre morti tra i quali un poliziotto e due civili e si registrano anche 30 feriti. Ovviamente il primo ministro ha puntato il dito contro i ribelli curdi del Pkk.
Le immagini diramate dalle diverse emittenti tv mostrano una densa colonna di fuma che si innalza verso il cielo laddove è esplosa l’autobomba che sembrava aver anche danneggiato una facciata dell’edificio più vicino. Nonostante le varie teorie dei due giornali più venduti in Turchia, Gunes che accusa la Germania di quanto accaduto e Aksam che punta il dito contro i zoroastrani, ancora nessuno ha rivendicato la paternità di questo attentano anche se il governo (e alcuni media) ipotizzano una responsabilità dei curdi.

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