La terra trema nuovamente in Polesine, regione storica in provincia di Rovigo, nel Veneto. Lunghi attimi di paura e sgomento per gli abitanti, ma per fortuna nessun danno.
La scossa tellurica di magnitudo 3,5 della scala Richter, registrata dai sismografi del Centro nazionale terremoti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) alle 13.37 di oggi, lunedì 4 luglio, sembrerebbe, per fortuna, non aver provocato alcun danno significativo, almeno stando a quanto gli stessi vigili del fuoco della zona rassicurano.
L’epicentro, posto a una profondità di cinque chilometri, è stato registrato in provincia di Mantova, a metà strada tra il comune ferrarese di Bondeno e quello modenese di Mirandola, a poca distanza dal confine della provincia di Rovigo.
Nel raggio di 20 chilometri dall’epicentro sorgono i Comuni polesani di Castelmassa (posto ad appena 12 chilometri dal punto d’origine della scossa), Calto, Melara, Bergantino, Ficarolo, Salara che furono interesati anche dal sisma del 2012, seppur in modo assai più lieve rispetto ai vicini delle province di Ferrara e Modena.
Eugenio Boschini, sindaco di Castelmassa così commenta l’accaduto: “Per molti si è risvegliato un brutto ricordo, fortunatamente è stato solo un attimo di paura. All’ora della scossa mi trovavo a Rovigo, ma mi sono subito messo in contatto con gli uffici comunali che non hanno registrato danni di alcun genere”.
Anche Fabiano Pigaiani, sindaco a Ficarolo, racconta: “Alcune persone hanno sentito la terra tremare – racconta Pigaiani – al momento ero fuori paese per lavoro ma mi sono subito precipitato e chiamato le forze locali per avere notizie sui miei concittadini” – e ancora prosegue – “il ricordo del nostro alto campanile della chiesa divenuto simbolo del terremoto è ancora vivo in noi tutti, ma per fortuna non vi è stato nulla di grave”!