È morto Gino Nebiolo, storico inviato e corrispondente Rai. A confermare la notizia all'ANSA è il figlio. Nato a Moncalvo nel Monferrato nel dicembre 1924
È morto Gino Nebiolo, storico inviato e corrispondente Rai. A confermare la notizia all’ANSA è il figlio. Nato a Moncalvo nel Monferrato nel dicembre 1924, studiò all’università di Torino mentre nel frattempo «si faceva le ossa» da giornalista in un piccolo giornale della sera. Dopo un periodo alla Gazzetta del Popolo, fu assunto dalla Stampa, dove fu inviato speciale per oltre un decennio. Arrivò in Rai negli anni ’60 dove trascorse il resto della sua lunga carriera passando dai servizi culturali all’essere inviato per i servizi speciali del Telegiornale. Fu poi caporedattore delle sedi di Torino, Pechino, Il Cairo, Madrid Montevideo, Beirut, Parigi raccontando da testimone grandi avvenimenti internazionali dalla guerra civile in Libano alla rivoluzione dei garofani in Portogallo, dalla battaglia di Algeri alla Cina Maoista.
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Ha poi continuato a scrivere a lungo sia per giornali italiani che francesi. Ha anche scritto molti libri, tra cui I fumetti di Mao (1971) e La seconda vita (1993), biografia romanzata di Evita Pern, Il giro del mondo in 50 anni. Guerre e incontri di un inviato speciale (2012), i cui racconta anche i suoi tantissimi incontri con i grandi della storia (Krusciov, Zhou Enlai, Peron, Arafat…) ma anche della cultura (tra gli altri Vittorini, Pavese, Fenoglio…). Nel 2015 è uscito Avete contato bene le dita? Confessioni semiserie di un nonno alle prime armi in cui racconta la sua tenera esperienza di nonno di 5 nipoti.