Il killer-kamikaze che uccide un detenuto in permesso premio solo perché risulta antipatico al suo boss-Allah. E' quanto emerge dalle carte dell'ordinanza, firmata dal gip Francesca Ferri, che hanno portato all'arresto di quattro persone nell'ambito dell'omicidio di Pasquale Izzi, ucciso lo scorso 29 marzo sotto casa in via Janfolla a Miano mentre era pronto a tornare in carcere dopo un permesso premio.
Mandante dell'omicidio è Carlo Lo Russo, 49 anni, ritenuto uno degli elementi di spicco dell'omonimo clan dei Capitoni, arrestato qualche giorno dopo l'omicidio di Izzi per un'altra vicenda: sottoposto a sorveglianza speciale, non era in casa durante un controllo della polizia e al ritorno degli agenti ha reagito aggredendoli a calci e pugni.
Lo Russo è destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere insieme alla moglie, Anna Serino (46 anni), Luigi Cutarelli (21 anni) considerato l'esecutore materiale e Mariano Torre (28 anni) accusato di aver affiancato il killer quella mattina.
Izzi, detenuto presso il carcere di Bellizzi
(Avellino), avrebbe finito di scontare la sua pena tra qualche mese ma è stato eliminato perché "antipatico" al boss. "Per gli indagati l'unica cosa che conta - scrive il gip - è l'obiettivo, da colpire a ogni costo. Come i kamikaze al servizio dell'Isis, si uccide senza preoccuparsi della vita e del dolore".
La mattina del 29 marzo, secondo quanto ricostruito da polizia e carabinieri grazie alle intercettazioni ambientali, i quattro si sono riuniti in casa di Lo Russo dove hanno pianificato l'omicidio intorno a un tavolo in attesa della colazione preparata dalla moglie del capoclan. L'esecuzione è considerata un "regalo" che l'aspirante camorrista Cutarelli fa a Carlo Lo Russo. Così si vantava il 21enne soprannominato anche Kamikaze: "Sono pronto a fare ogni cosa per lui, pure farmi esplodere".
"Quello (Cutarelli) a me mi chiama Allah, e per me lui è l'Isis!" spiega compiaciuto il boss alla moglie mentre lo stesso Cutarelli, dopo aver ucciso Izzi, si vanta così: "Gli ho dato dieci botte in faccia poi sono tornato indietro per dargliene altridue".