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Curiosità

Juno incontra Giove nello spazio per svelarne i segreti

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La sonda Juno il 4 luglio entrerà nell’orbita dell’astro più grande del Sistema solare con a bordo anche strumenti prodotti in Italia e che potranno studiare l’atmosfera e il nucleo da una distanza ravvicinata mai raggiunta prima: quattromila chilometri. “Solo una dea può dissipare le nubi e svelare il vero volto di Giove. Con i suoi poteri – si legge su repubblica.it – Giunone era in grado di cogliere sul fatto il fedifrago re degli dèi. Ora una sonda che porta il suo nome, Juno, ci racconterà i segreti del re del Sistema solare. L’atteso incontro avverrà il 4 luglio, dopo una crociera durata cinque anni. Da Juno ci aspettiamo molto: informazioni sulla composizione dell’atmosfera di Giove, scoprire se possiede un nucleo planetario, la dinamica delle aurore e della eccezionale forza di gravità. Per comprendere meglio la nascita del nostro Sistema solare e di quelli scoperti lontano da noi. Non ultime, si attendono splendide immagini da una prospettiva mai raggiunta nemmeno dal predecessore di Juno, la sonda Galileo. Juno sarà la prima sonda ad arrivare così vicino a Giove, la sua ‘danza’ la porterà – si legge ancora su repubblica.it – a poco più di 4mila chilometri dalla sommità delle sue nuvole. È la prima ad avventurarsi così lontano (oltre 800 milioni di chilometri) alimentata da pannelli solari. Sono in tutto 11, disposti su tre ‘bracci’ lunghi nove metri e mezzo, per una superficie totale di 60 metri quadrati, necessari per catturare più luce possibile a una tale distanza dal Sole. La più veloce: osservandola da Terra si muove a più di 200mila chilometri all’ora, 57 al secondo. A questa straordinaria velocità entrerà in orbita attorno al pianeta per restarci fino al febbraio 2018”.