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Il grasso addominale è il più pericoloso per la salute perché genera, se in eccesso, una condizione di infiammazioni sistemica.
Sarebbe troppo semplice pensare di ridurre il cibo per ottenere il risultato atteso e desiderato di eliminare la “pancia” .
Il tutto è invece molto complesso ed occorre conoscere i meccanismi basilari dell’accumulo e della rimozione del grasso dall’addome.
Il valore ottimale della circonferenza dell’addome (presa sull’ombelico) per una donna ad ogni età è di 80 cm, e non superare gli 88 comunque. Per l’uomo il valore ottimale è 94 cm e mai superare 102 cm
Il grasso sottocutaneo e viscerale può essere ridotto attraverso il controllo della glicemia dopo ogni pasto e attraverso alcuni ormoni.
Gli esercizi motori in grado di aumentare e rafforzare i muscoli addominali sono necessari per contenere il grasso viscerale, contenuto all’interno della cavità addominale dove sono presenti organi viscerali, tra questi l’intestino.
L’igiene e il benessere intestinale mirano ad avere un microbiota intestinale (batteri intestinali positivi per eliminazione di gas intestinali).
Il lavaggio linfatico è la riattivazione piena del drenaggio del sistema linfatico presente all’interno della cavità addominale.
Il sistema linfatico ha la funzione di drenare il grasso viscerale, cioè si può eliminare il grasso viscerale solo se il sistema linfatico funziona.
Gli ormoni femminili (estrogeni e progesterone) sono legati alla attività della ghiandola ovarica che può avere limiti funzionali anche in età fertile o essere bloccata in età di menopausa. La distribuzione corporea del grasso nella donna è dipendente dai suoi ormoni.
CONTROLLO INSULINA
il controllo della glicemia dopo ogni pasto permette di frenare la secrezione del pancreas nel produrre l’ormone insulina, che agisce sul fegato trasformando i carboidrati alimentari ingeriti in eccesso in grassi che vanno ad accumularsi nel fegato e nelle classiche zone anatomiche di accumulo: addome, mammelle, parte superiore del corpo nelle donne in menopausa e pre-menopausa e uomini ad ogni età, nei glutei, cosce e mammelle in donne in età fertile.
Con valori elevati nel sangue di insulina non si dimagrisce. Se poi il fegato è in condizioni di steatosi epatica (fegato grasso ) è ancora più difficile dimagrire. Per dimagrire in particolare nell’addome occorre partire dal fegato, scaricandolo del suo eccesso in carboidrati (glicogeno) e in grassi. Il permanere a lungo nel sangue dell’insulina procura una continua sensazione di fame.
ATTIVAZIONE DELL’ORMONE GLUCAGONE : ormone del digiuno.
Tenere basso il valore della glicemia e della insulina permette di far entrare in piena attività un altro ormone: il glucagone che è l’ormone del digiuno.
Svolge una preziosa azione sul fegato “scaricandolo” del suo glucosio, bloccando la formazione di grassi nel fegato.
Due azioni primarie per ridurre la circonferenza dell’addome e del peso corporeo in eccesso. Il glucagone agisce anche sugli adipociti, cellule che accumulano grasso, svuotandoli dei loro grassi immagazzinati al loro interno.
Più il glucagone agisce e più netto ed evidente sarà la riduzione della circonferenza addominale, il peso corporeo e obesità.
EVITARE CORTISOLO ELEVATO (cortisolo: ormone dello stress psichico e metabolico)
una azione eccessiva e troppo prolungata dell’ormone glucagone porta alla chetosi e alla comparsa del cortisolo nel sangue, ormone dello stress psichico e metabolico. L’eccesso di cortisolo nel sangue causa accumulo di grasso nell’addome e nella parte superiore del corpo umano.
L’eccesso di cortisolo attacca il i muscoli, la parte magra del corpo umano e trasforma le proteine muscolari in glucosio. Da evitare! Dimagrire vuol dire perdere solo massa grassa in eccesso senza intaccare massa magra muscolare e acqua corporea.
AVERE IGIENE e BENESSERE INTESTINALE
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La presenza della verdura cruda e cotta, cereali, legumi, frutta, semi oleosi svolge un ruolo primario nel gestire i batteri intestinali (il microbiota). Questi alimenti contengono fibra alimentare idrosolubile, che arrivata nell’intestino tenue crea con l’acqua un gel protettivo.
Questo gel intestinale ottenuto da acqua e fibra idrosolubile controlla e limita l’assorbimento intestinale del glucosio, grassi e colesterolo, ma ha anche l’ effetto primario di agire sui batteri intestinali. Il gel formato nell’intestino tenue continua il suo transito all’interno del tubo intestinale e arriva nel colon dove incontra miliardi e miliardi di batteri, favorendo i batteri amici dell’intestino contro i batteri aggressivi e responsabili di meteorismo, gas intestinali, putrefazione, dolori addominali, stipsi e disturbi intestinali vari.
fonte prof Pierluigi Rossi