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Politica

Inchiesta sulle banche Popolari, Renzi sentito come teste dalla procura di Roma. Chiesta l’archiviazione

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Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato sentito come teste dal procuratore di Roma Giuseppe Pignatone in un'inchiesta di insider trading per il decreto sulle Banche popolari e i movimenti di Borsa precedenti l'approvazione del provvedimento da parte del governo. L’interrogatorio, come scrive ‘Il Corriere della Sera’, è avvenuto lo scorso 20 maggio, nell’ambito dell’inchiesta aperta dopo una denuncia alla Consob sulle plusvalenze realizzate in Borsa da alcuni imprenditori a ridosso del decreto sulle banche Popolari. Il procuratore Pignatone ha ascoltato Renzi "come persona informata dei fatti".

La procura ha fatto sapere in una nota di aver depositato al gip la richiesta di archiviazione del procedimento, iscritto “a carico di un intermediario finanziario per l'ipotesi di ostacolo alla vigilanza”. Secondo quanto riportato dal quotidiano romano ‘Il Messaggero’, Renzi ha sostenuto davanti al procuratore Pignatone e al pm Pesci di non aver avuto la percezione di intenti speculativi, ribadendo che la notizia riservata dell'imminente decreto del governo non fosse circolata, se non nell'ambiente ristretto dell'esecutivo.