condividi 
ultima ora  Roma, camion di ribalta su Gra: chiusure e disagi
Politica

Inchiesta “Labirinto”, spunta il padre di Alfano: “Mandò 80 curriculum”

Il-ministro-Angelino-Alfano
58  direzione-2 condividi 

 

Dopo il fratello, anche il padre. Il nome di Angelino Alfano spunta nuovamente all’interno dell’inchiesta che vede tra gli indagati anche il parlamentare di Ncd Antonio Marotta, l’ex sottosegretario all’Istruzione, Giuseppe Pizza, e il fratello. Il papà del ministro dell’Interno, stando a un’intercettazione, avrebbe fatto pressioni su una segretaria per delle assunzioni alle Poste inviando 80 curriculum accompagnati dalla frase: “Tu buttali dentro”. Per favorire “l’illecito accaparramento di commesse pubbliche” la cricca su cui indaga la procura di Roma si sarebbe avvalsa soprattutto delle “solide entrature” di Raffaele Pizza, il faccendiere fratello dell’ex sottosegretario Giuseppe, “in ambienti politico-istituzionali e con soggetti apicali di enti e società pubbliche, come Inps, Inail, Poste Italiane, Consip, Ministero della Giustizia, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ed Enel”.

Gli atti d’inchiesta comprendono un capitolo ancora “aperto”, relativo alle mire degli imprenditori Danilo Lucangeli e Gianni Nastri sul Tiap, il cosiddetto “software delle Procure”. La figura chiave in tale contesto è sempre quella di Raffaele Pizza, “promotore di attività di lobbying” in quanto “interessato – scrivono gli inquirenti – a veicolare all’interno della pubblica amministrazione soggetti interessati alla gestione del sistema di Trattamento informatizzato atti processuali”. Dalle intercettazioni spuntano inoltre riferimenti a decine di altri nomi, tra cui quelli di Roberto Rao (consigliere economico del ministro della Giustizia), Gianni Di Pietro (ex deputato del Pd), Massimo Sarmi (ex a.d. di Poste Italiane), Giovanni Legnini (vicepresidente del Csm) e Marco Carrai (finanziere e uomo fidato di Matteo Renzi).

Il padre del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, avrebbe mandato 80 curricula per presunte assunzioni alle Poste. E’ quanto si evince da un’intercettazione nell’inchiesta “Labirinto”. Parlando di Alfano, una delle indagate dice: “La sera prima mi ha chiamato suo padre, mi ha mandato ottanta curricula, ottanta, dicendomi non ti preoccupare, tu buttali dentro”.