“Non c’è nessun bavaglio: non abbiamo mai messo in discussione il diritto di ciascun cittadino, magistrati compresi, di esprimere il proprio orientamento”. Lo ha detto il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini , al termine dell’incontro con il ministro Orlando, ai cronisti che gli hanno chiesto di commentare le affermazioni di chi nel centrodestra sostiene che nell’era di Berlusconi i magistrati erano più liberi di esprimersi di oggi. Nel corso dell’incontro odierno, come ha specificato anche lo stesso Orlando, non si è parlato del referendum sulle riforme costituzionali e della possibilità per i magistrati di esprimersi in merito. “L’Anm – ha dichiarato però Legnini interpellato dai giornalisti – valuti quali sono le regole di comportamento. Il Csm assumerà qualche orientamento. Ma se ciascuno dichiarasse di aderire al comitato del sì o del no, se ci mettessimo tutti in campagna elettorale, questo sarebbe un danno per la credibilità delle istituzioni”.
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