Antonio Razzi, senatore di Forza Italia, conferma di stare valutando una sua candidatura al Campidoglio intervenendo ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione” a Radio Cusano Campus, emittente dell`Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it). “Io non sono abituato a dire le bugie, faccio sul serio – ha affermato Razzi-. E’ normale che stia pensando di candidarmi. Guardando il degrado di questa città, che è la capitale del mondo, io penso che bisogna lavorare molto per riportare Roma ad essere la numero uno al mondo. Con Berlusconi ne parleremo sicuramente. Vediamo cosa succederà, io non posso vedere che la gente prende in giro il mio Presidente. Berlusconi viene preso in giro da persone che prima non hanno voluto candidarsi e adesso si sono candidate”. “Bertolaso è una persona eccezionale, competente e adesso gli stanno remando contro nella stessa coalizione. Così non va bene – aggiunge -. Non ce l’ho con nessuno, la Meloni è un’amica, però le è stato offerto tante volte di candidarsi e ha detto di no. Ora questo ripensamento ci fa venire il mal di stomaco. Se si candida lei mi posso candidare pure io”. Quanto alla gestione dei campi rom Razzi spiega che “è chiaro che le baracche e baracchelle dovrebbero scomparire tutte perchè non è così che si vive in una capitale del mondo. Bisogna cercare di dargli una sistemazione. Magari una casa popolare nelle periferie, perchè loro non vogliono stare nel centro della città. In questo modo si possono controllare perchè queste ruberie a Roma devono finire”. Per arginare il fenomeno della prostituzione Razzi ricorda di avere già una proposta di legge al Senato sulla riapertura delle case chiuse: “Bisogna fare questo per togliere dalla strada queste donne e ridare valore alla donna, che non è una schiava. Queste donne vengono sfruttate da persone senza scrupoli. Invece con le case chiuse, vengono tutte controllate, anche dai dottori. Se diventassi sindaco questa sarebbe una delle mie priorità”. E poi la lotta alla corruzione, “la cosa numero uno da fare, perchè in città c’è una corruzione che non finisce mai. La città di Roma è arrivata ad essere una città del terzo mondo, senza offesa, proprio per la corruzione”. Chance di vincere? “Ci sono oltre 450mila abruzzesi che risiedono e lavorano a Roma e spero votino per me. Ci sono molti tassisti, ristoratori, universitari, ingegneri. L’abruzzese è forte e gentile ma è grande lavoratore. Se Berlusconi mi chiedesse di dare una mano a Bertolaso? Ne parlerò con lui, io lo faccio per difendere lui – conclude -. Io sono un uomo suo, fedele e faccio quello che mi dice lui, ascolto solo lui”. CONTINUA A LEGGERE
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