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Campania

I cinesi dicono addio al porto di Napoli: la Cosco molla gli ormeggi e Aponte prende tutto

81  eleonora tedesco condividi 

 

I cinesi dicono addio al porto di Napoli. Cosco, il più grande gruppo cinese di trasporto marittimo ha definitivamente mollato gli ormeggi sottoscrivendo la cessione delle azioni e delle quote nei terminal containers Conateco (capitale sociale 2.212.612 euro e 339 dipendenti) e Soteco (capitale sociale 1.541.500 e 25 dipendenti). A rilevare il totale controllo dei terminal è il socio napoletano di Cosco, il gruppo Msc che fa capo a Gianluigi Aponte, per il tramite della Marinvest e di una società di diritto cipriota che controlla anche il terminal di Civitavecchia. Il gruppo Msc, come dicevamo, già controllava il 50% dei pacchetti azionari ma gestiva oltre l’80-85% del traffico. L’operazione si è svolta con la regia del gruppo ginevrino che da oggi ha il totale controllo dei due terminal napoletani che complessivamente movimentano il 90% del traffico di merci unitizzate nel porto di Napoli, lasciando la parte residuale del traffico al Terminal Flavio Gioia, una spa, ed alla Magazzini Generali Silos e Frigoriferi, un’altra spa, quest’ultima impegnata prevalentemente nella movimentazione di merci alla rinfusa. La transazione si sarebbe svolta a fronte di un corrispettivo poco inferiore a due milioni di euro ma con il disimpegno delle fidejussioni rilasciate a favore degli istituti di credito, dell’Autorità Portuale di Napoli e di altri creditori. La Msc è il secondo gruppo armatoriale al mondo in termini di volumi di traffico globale movimentato. Al porto di Napoli ha già consolidati interesse nel settore dell’armamento (Snav, Gnv, Navigazione Libera del Golfo), della cantieristica navale (Nuova Meccanica Navale), del Terminal Napoli che gestisce la Stazione Marittima al molo Angioino.

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