“Per me questo è il secondo ritiro con la Lazio, se guardiamo indietro sono migliorato tanto, sicuramente avrei potuto fare meglio ma ho imparato tanto, dobbiamo vedere le cose positive. Credo nelle mie qualità, e sì la società puo’ puntare su di me, noi in campo lavoriamo per migliorare e poi vedremo. De Vrij sta molto bene, ha ricominciato ad allenarsi, e’ molto importante per la squadra e per me, mi puo’ aiutare, con lui posso migliorare”. A dirlo Wesle Hoedt, difensore della Lazio, in conferenza stampa dal ritiro biancoceleste di Auronzo di Cadore. “Nella Lazio ci sono giocatori di esperienza come Lulic, Radu e de Vrij, per noi sono importanti, li dobbiamo seguire – aggiunge il difensore olandese -. E’ vero, sono giovane, ho solo 22 anni ma mi sento un po’ piu’ vecchio perche’ ci sono tanti giovani, dobbiamo stare tutti insieme e lavorare per migliorarci”. La Lazio ha vissuto giorni difficili tra il dietrofront di Marcelo Bielsa e le grane Felipe Anderson (poi risolta) e Keita. “Quello che e’ successo e’ successo, non lo possiamo cambiare, dobbiamo guardare avanti con mister Inzaghi, un tecnico molto bravo – afferma Hoedt -. Questa Lazio deve arrivare il piu’ alto possibile in classifica, dobbiamo fare di piu’ rispetto a quanto fatto la stagione scorsa, abbiamo tanti giocatori importanti e se siamo uniti possiamo farlo. Ora ci stiamo preparando nel miglior modo possibile. Sulla questione Keita e Felipe Anderson non spetta a me esprimermi, riguarda la societa’. Felipe ha parlato alla squadra, il rapporto e’ rimasto uguale, lui e’ molto gentile con tutti noi”. Secondo Hoedt “e’ facile spiegare la differenza tra il campionato olandese e quello italiano, in Olanda si e’ molto attenti al possesso palla, in quello italiano si ha piu’ voglia di vincere, gli attaccanti sono piu’ forti e furbi. Devo ancora migliorare, devo imparare ad essere sempre concentrato, aspetto sul quale sto lavorando”. E infine: “Biglia e’ ancora il nostro capitano, ora e’ in vacanza, per il resto non sappiamo niente di piu’. Noi possiamo solo lavorare, entrare in campo e fare bene. Il resto non importa, siamo una squadra unita”.