"Ognuno può dire quello che vuole. Siamo consapevoli che la Germania è forte, sicura di se stessa. Se ha detto quelle cose è perchè sente fiducia. Ma noi sappiamo anche che siamo 23 giocatori, più lo staff e i tifosi, che vogliamo continuare a sognare e fare bene. Il campo dirà chi è più forte, chi vince". Ciro Immobile dà appuntamento a Mario Gomez per sabato sera a Bordeaux.
"Ma ripeto, ognuno può dire quello che vuole, poi è il lavoro, il campo che fa parlare, tutto quello che succede sui giornali o che dicono i giocatori non importa". Nello spogliatoio azzurro, dopo la vittoria sulla Spagna, "c'è un bel clima, è una partita che ci ha messo altra carica dentro. Vincere così bene, contro una squadra cosi' importante, ti dà fiducia. Ora abbiamo un'altra partita contro una squadra ancora più forte ma ci dobbiamo allenare come contro la Spagna. Se abbiamo dei riti? Ogni squadra ne ha uno, il nostro è segreto ed e' importante farlo, ci dà la carica".
"Sara' una partita molto dura e su questo non c'è dubbio, ma sono sicuro che vinceremo noi". E' spavaldo l'atteggiamento di Mario Gomez, chiamato a guidare l'attacco della Germania contro l'Italia nell'attesissimo quarto di finale di sabato a Bordeaux.
"Vogliamo andare avanti - dice l'ex attaccante della Fiorentina, autore fin qui di due reti agli Europei -. Crediamo in noi stessi e dobbiamo dimostrarlo sul campo. Loro sono sicuramente molto forti, ma ricordiamoci che siamo la Germania, siamo in ottima condizione e stiamo lavorando molto bene. C'è molta rivalità con l'Italia e voglia di riscatto da parte nostra. Stiamo studiando il gioco della Nazionale di Conte e stiamo preparando la partita, spero di poter vincere. Conosco bene il loro gioco avendo giocato in Italia dove mi sono trovato molto bene, per me e' una partita speciale".
Gomez vuole evitare giudizi sul cammino della Germania in Francia: "Lo dirò dopo la finale se il nostro è stato un buon Europeo oppure no. Al momento - sottolinea - è un buon Europeo ma dobbiamo conquistarlo. Klose? E' stato un giocatore importante, ma giochiamo diversamente e non me la sento di fare un paragone tra me e lui".