Lo hanno più volta chiamato il papa comunista e, ancora una volta, Bergoglio pronuncia un discorso degno di qualche leader della sinistra di qualche decennio fa.
“La vanità, il potere, l’invidia, la gelosia, l’orgoglio, i soldi” sono al centro dell’invettiva del Pontefice che le ha definite “”cose che sporcano, che dividono e distruggono la Chiesa”. Un monito, quello lanciato da Francesco nel corso dell’omelia della messa celebrata alla domus di Santa Marta in Vaticano, al clero romano (e non solo) e a quella parte di gerarchia ecclesiastica troppo attenta ai beni materiali.
“Nella strada indicata da Gesù la regola è il servizio: il più grande è quello che più è al servizio degli altri, non quello che si vanta e cerca il potere, i soldi, l’orgoglio” ha detto il papa argentino commentando il brano del Vangelo in cui gli apostoli di Cristo discutono su chi sia il più grande di loro.
“Questa è una storia che accade ogni giorno nella Chiesa, in ogni sua comunità” è stata la dura critica del duecentosessantacinquesimo discendente di Pietro invitando i prelati a stare attenti a “passioni per il potere, invidie, gelosie, che distruggono l’altro e a questa voglia mondana di essere con il potere, non di servire ma di essere servito che non risparmia i modi con cui arrivare, le chiacchiere, lo sporcare gli altri. L’invidia e le gelosie fanno questa strada e distruggono”.
fonte: Adnkronos