“Siamo molto sereni. E valuteremo quali modifiche eventualmente fare, tra Statuto e Regolamento. Anche perchè la legge elettorale cambia, tante norme per associazioni e partiti stanno cambiando. Ed è normale che un Movimento come il nostro, completamente rivoluzionario sia nei suoi principi e finalità, sia nella struttura, crescendo ed evolvendosi, debba adeguare anche i suoi strumenti tecnici e organizzativi”. Lo afferma in un’intervista al quotidiano “La Repubblica” Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai e membro del direttorio del M5S, in merito alla sentenza del Tribunale di Napoli che ha sospeso in via cautelare l’espulsione di alcuni esponenti del movimento. “Non vorrei che si ingigantisse un pronunciamento che rappresenta solo una delle valutazioni messe in campo dai magistrati, in via cautelare. Il giudizio di merito sulla questione delle espulsioni di Napoli si affronterà a settembre. E io voglio ribadire un concetto semplice: il Movimento 5 Stelle e’ nel giusto, e lo dimostrerà. Questa ordinanza mi sembra tocchi solo la forma, le procedure. Ma vorrei provare a riavvolgere il nastro e ripristinare i pezzi mancanti del racconto. A Napoli, lo scorso febbraio, oltre 30 persone vengono espulse dal Movimento. Siamo alla vigilia delle elezioni per il sindaco, ci sono manovre e movimenti opachi in corso. E si stabilisce che chi ha creato strutture intermedie a lato del Movimento, come quelle persone, ha violato le regole di trasparenza e deve essere espulso. Loro ricorrono una prima volta al giudice ma non ottengono nulla. Anzi, gli espulsi chiedono anche di far ripetere le nostre “comunarie” per la scelta del candidato sindaco, ma il giudice respinge”. Alla domanda se ora il M5S sara’ spinto a rivedere Statuto e Regolamento, Fico risponde cosi’: “Ripeto: non e’ questa ordinanza a spingerci, ma la naturale evoluzione del Movimento, e la necessita’ di adeguarci alle normative. Un esempio: e’ stata gia’ approvata alla Camera e ora passera’ al Senato la nuova organizzazione di associazioni e partiti. Quindi, faremo cio’ che e’ giusto fare nel rispetto delle regole. Se saranno confermati problemi procedurali dovuti al Regolamento, allora metteremo a punto strumenti ancora piu’ adeguati. Ma noi restiamo un Movimento rivoluzionario, civico e culturale prima che politico, che affina i suoi mezzi anche giuridici strada facendo: solo per non rinunciare a quel percorso di profondo cambiamento che stiamo portando avanti, con i fatti”.