Nonostante lo status di falliti, continuavano a disporre di ingenti quantità economiche attraverso società intestate a prestanome. La Guardia di Finanza ha arrestato, su disposizione della Procura di Torre Annunziata gli imprenditori Angelo e Pasquale Della Gatta, ex titolari della “Deiulemar”, la compagnia di navigazione Spa fallita nel maggio 2012, nella quale avevano investito circa 13 mila risparmiatori torresi.
Con loro è stato arrestato un imprenditore, Dante di Francescantonio, residente in provincia di Verona. Nei confronti dei fratelli Della Gatta è stato eseguito un sequestro preventivo di beni per 500 mila euro. Ai fratelli della Gatta – titolari (con le famiglie Iuliano e Lembo) della «Deiulemar» – e condannati nel 2014 per bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale, la Procura di Torre Annunziata ha contestato di aver dato vita ad una società di fatto, accertata in sede giudiziaria e dichiarata a propria volta fallita. Gli imprenditori avrebbero continuato a disporre di ingenti risorse, investite nella acquisizione del 50% di una società immobiliare che opera nel Salernitano amministrata di fatto da Francescantonio, ed avrebbero per interposta persona disposto di beni mobili.
Dalle indagini è emerso come i fratelli Della Gatta, a dispetto del loro formale status di falliti dal punto di vista societario e personale, abbiano continuati a disporre di ingenti riserve di liquidità da impiegare nell’ambito di un consistente investimento immobiliare in cui gli stessi risultavano essere coinvolti in prima persona, nonché di cristallizzare la disponibilità, attraverso persone di fiducia, di beni mobili.
Nel corso dei servizi di appostamento e pedinamento si è poi avuto modo di ricondurre nella disponibilità di Pasquale Della Gatta di auto e moto di grossa cilindrata, in particolare un’Audi A3, una Smart e due Yamaha T-max, intestati in modo fittizio a soggetti terzi, anch’essi raggiunti dal provvedimento cautelare reale.