Ventitré ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite lunedì mattina dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco nel comune di Ercolano. In manette, su richiesta della Dda di Napoli, sono finite 18 persone ritenute affiliate al clan Ascione-Papale e 5 del sodalizio rivale Birra-Iacomino, entrambi protagonisti negli anni scorsi (2009-2014) di una violenta faida di camorra per il controllo delle attività illecite sul territorio del comune vesuviano.
I reati contestati sono associazione per delinquere di stampo mafioso, sequestro di persona, ricettazione, porto e detenzione abusiva d’arma da fuoco ed estorsione, tutti aggravati dal metodo mafioso. Nove delle 23 persone destinatarie dell’ordinanza sono già in carcere.
Le indagini, basate principalmente su intercettazioni telefoniche, colloqui video-ambientali in carcere, ingenti sequestri di armi e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno consentito di far luce su due episodi estorsivi, realizzati dal clan Ascione-Papale ai danni di una paninoteca e di un centro scommesse di Ercolano, oltre a una rapina commessa da soggetti legati ai Birra-Iacomino nei confronto di una azienda di stoffe e pellami.
Tra gli episodi ricostruiti anche quello dove esponenti degli Ascione-Papale, nel tentativo di recuperare alcune armi nascoste in un luogo sicuro ma conosciuto solo da Antonella Madonna, moglie pentita dell’ex boss Natale Dantese, oggi al 41 bis, minacciarono e picchiarono il padre della donna (oggi collaboratrice di giustizia dopo l’arresto avvenuto il 5 dicembre del 2012) nel tentativo di ottenere l’informazione ed anticipare l’eventuale intervento delle forze dell’ordine.