All’insegna della poesia in musica del maestro Ezio Bosso e del talento della ricercatrice Tiziana Vanorio prenderà il via, venerdì 1 luglio (alle 20 e 30) la XX edizione del Premio Civitas. Il maestro – che riceverà il premio – si esibirà in concerto nel Macellum-Tempio di Serapide di Pozzuoli.
Ideato da Paolo Lubrano, il Premio Civitas ha come mission la valorizzazione e promozione del patrimonio storico, culturale, artistico e paesistico della città di Pozzuoli e dei Campi Flegrei. E’ assegnato a grandi personalità del mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo che diventano gli ambasciatori nel mondo delle bellezze del territorio. Nel palmares: Sophia Loren, Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Lucio Dalla, Renzo Arbore, Lina Wertmuller, Michele Placido, Katia Ricciarelli, Edoardo Sanguineti, Michele Prisco, Gianni Minà, Tilda Swinton, Dante Ferretti, Maria Schneider, Mimmo Jodice, Carlo Ponti jr, Samantha Cristoforetti e tanti altri.
Per la XX edizione del Premio Civitas, Ezio Bosso si esibirà, in una speciale arena allestita nel Macellum – Tempio di Serapide di Pozzuoli, uno dei siti più importanti del panorama archeologico mondiale che diventerà per l’occasione un teatro a cielo aperto. A ricevere il Premio, una scultura realizzata dall’artista Lello Lopez, saranno il maestro e la ricercatrice di origini puteolane Tiziana Vanorio. La serata sarà condotta da Alessandro Cecchi Paon. “Sono veramente felice di ospitare e premiare il maestro Bosso, un grande uomo oltre che un grande artista e la mia concittadina, Tiziana Vanorio, che, grazie al suo lavoro di ricerca oltreoceano, sta ottenendo dei risultati scientifici di valore mondiale. Sarà una serata davvero magica per la nostra città. Quando abbiamo iniziato, ormai 20 anni fa – considera Lubrano – eravamo considerati dei folli, invece siamo arrivati fin qui con un premio che ormai ha un indiscusso valore internazionale”.
L’evento è gratuito e per i posti a sedere è necessario l’invito, ma si potrà assistere agevolmente anche lungo tutto il perimetro del sito archeologico. E’ stata siglata, inoltre, un’intesa con la Federalberghi Campi Flegrei che prevede l’offerta di pacchetti turistici con in omaggio l’invito al concerto.
I PREMIATI – Ezio Bosso, la cui emozionante esibizione a Sanremo 2016 ha avuto uno strepitoso successo, è considerato, ormai da anni, come uno dei compositori e musicisti più influenti della sua generazione. Il suo stile cellulare e la sua ricerca sinestetica, il suo approfondito lavoro sugli strumenti ad arco, così come il suo avvicinarsi a diversi linguaggi musicali, e la sua ricerca sul concetto di musica empatica sono riconosciuti da pubblico e critica in tutto il mondo. Sia come solista, che come direttore o in formazioni da camera si è esibito nelle più importanti stagioni concertistiche internazionali. Vincitore di importanti riconoscimenti, come il Green Room Award in Australia (unico non australiano a vincerlo), la sua musica viene richiesta nella danza dai più importanti coreografi e registi teatrali e cinematografici. Nel 2015 il suo concerto alla Ikon Gallery è stato definito l’evento artistico dell’anno del Regno Unito. Lo scorso 26 Maggio ha ricevuto a Genova il disco d’oro.
Tiziana Vanorio, puteolana doc, insegna Geofisica alla Stanford University in California, dove dirige il Laboratorio di Fisica delle Rocce. Con il suo team ha condotto un’importantissima ricerca sulla composizione del sottosuolo flegreo, i cui risultati aprono la strada a nuove interpretazioni del fenomeno bradisismico, il ciclico innalzamento ed abbassamento del suolo che caratterizza i Campi Flegrei. La rilevanza dello studio è stata tale da conquistare, nell’Agosto 2015, la copertina di “Science”, considerata una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo. Dall’analisi di carotaggi, effettuati negli anni ottanta a Pozzuoli, è emerso che le rocce, oltre ad avere un elevato contenuto di pozzolana, sono ricche di due minerali (tobermorite ed ettringite) che rendono particolarmente “flessibile” il sottosuolo flegreo. Ciò spiegherebbe la capacità della caldera di assorbire elevate deformazioni e di rilasciarle con ritardo attraverso l’attività sismica.