Un’enorme gru al lavoro per coprire le impalcature dei palazzi, si allestiscono i quartier generali per le modelle e inizia a prendere forma quello che sarà il palco degli ospiti. Tra piazzetta san Gaetano e san Gregorio Armeno si lavora senza sosta per allestire il set per la sfilata di Dolce e Gabbana. Mentre ai Quartieri Spagnoli tra selfie e battute arriva anche Stefano Gabbana, si attendono circa 400 invitati che saranno portati con dei wagon fin nel cuore del Centro Storico. I vip saranno ‘ospiti’ nelle botteghe degli artigiani dei presepi che saranno tutti presenti ad accoglierli. “Gli organizzatori hanno cercato di coinvolgere al massimo tutti i commercianti”, ha spiegato Giovanni Spagnuolo dirigente del comune di Napoli e della protezione civile commentando i malumori di alcuni esercenti di via Tribunali. “La passerella sarà su San Gregorio Armeno e gli ospiti assisteranno dalle botteghe aperte con i titolari. Era inevitabile pedonalizzare l’area – chiarisce – poiché serve una zona di garanzia. Ci saranno dei punti di pre filtraggio per garantire la sicurezza, anche sfileranno preziosi di grande valore, quindi l’attenzione dovrà essere massima. Non ci sarà nessun problema – conclude – se, come crediamo, la città si mostrerà collaborativa”. Non tutti, però, sono pronti ad accogliere con il sorriso il gran carrozzone della maison. Un centinaio di commercianti di via Tribunali, infatti, hanno firmato una petizione contro la pedonalizzazione dell’area che comprende anche l’incrocio con via Duomo e Piazzetta Nilo. I negozianti non escludono una protesta nella stessa giornata dell’evento. “Noi vogliamo che si sblocchi il flusso pedonale, non ci interessa un rimborso come hanno fatto a San Gregorio Armeno perché di un evento del genere dovrebbe poter beneficiare tutta la città – hanno spiegato i commercianti Vincenzo Gambardella e Roberto Coletta che hanno il proprio negozio a pochi metri da piazzetta San Gaetano – Se permetti alla gente e ai turisti di arrivare fino a qui ad ammirare l’evento, anche noi possiamo lavorare liberamente nelle nostre attività dato che paghiamo le tasse. Dei benefici del turismo napoletano usufruiscono sempre e solo i grandi alberghi e i Bed & breakfast”. I commercianti hanno tenuto a precisare che la loro protesta non è contro i due stilisti di fama internazionale. “Questo evento farà benissimo alla città – hanno sostenuto – Chiediamo solo lo sblocco della pedonalizzazione in modo che si crei un flusso economico in questo periodo di crisi anche per noi”. Da qui l’attacco al Comune di Napoli: “A Natale abbiamo chiesto la pedonalizzazione dell’area perché ci sono flussi di turisti abbondanti – hanno raccontato – ma ci hanno detto che non è possibile poi, però, per una sfilata la chiudono senza preoccuparsi di nulla”. Altri commercianti invece hanno lamentato di essere stati esclusi dall’evento e di non poter beneficiare neanche della pubblicità che deriva da una sfilata di questa portata. Per ora non si hanno idee precise su come si svolgerà la protesta, l’unica cosa certa è che, mentre le modelle sfileranno, i negozianti di via tribunali appenderanno un drappo nero davanti all’ingresso della propria attività.
Annunciata stamattina la firma dell'operazione Apple a Napoli, che prevede la creazione presso l'Università Federico II della prima iOS Developer Academy