Una accoglienza degna di una squadra che ha dato il massimo, e che cosi facendo ha conquistato i cuori di tutti. Tantissime le maglie azzurre, le bandiere tricolore e tantissimo entusiasmo. Sono stati oltre trecento tifosi ad accogliere la Nazionale di Antonio Conte al suo rientro in Italia a Malpensa. La folla che ha commosso gli azzurri, in particolare il ct e Simone Zaza. Erano pochissimi a Malpensa quando Conte partiva per la Francia fra lo scetticismo. Neanche trenta giorni dopo si è moltiplicata l’accoglienza. Qualche applauso anche per la Nazionale femminile di basket per sordi, bronzo europeo in Grecia. Ecco poi la bolgia quando sono spuntati i primi azzurri. L’ex ct, ormai nuovo allenatore del Chelsea ha fatto fatica a trattenere le lacrime districandosi fra i tifosi che scandivano il suo nome. «Grazie, grazie, grazie», ha detto scortato dalle guardie del corpo fino all’auto. Poi ha abbassato il finestrino asciugandosi le lacrime: «Grazie anche a nome dei ragazzi. Questa accoglienza è importante, non dimenticherò mai questa emozione». «Dobbiamo essere intelligenti nel perseguire questa strada», la convinzione di Leonardo Bonucci. «Perdiamo un campione: ha costruito una macchina da guerra», ha commentato Emanuele Giaccherini, uno dei fedelissimi dell’ormai ex ct a cui succederà Giampiero Ventura. «Bisogna ripartire con lo stesso spirito e la stessa intensita», è sicuro Marco Parolo, acclamato in particolare dai ragazzini della scuola calcio che porta il suo nome nella sua città, Gallarate, a due passi da Malpensa. «Questa Nazionale è fra le più belle dal 2006», questo il messaggio apparso chiaro a tutti.
"Un giorno di mestizia e tristezza per il nostro Paese. Il primo pensiero va ai connazionali in Bangladesh". Lo ha detto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio