La Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di strage il 51enne Giuseppe Pellicanò, ritenuto il responsabile del crollo di una palazzina nella città meneghina che provocò la morte di tre persone lo scorso 12 giugno.
L’uomo, che abitava nell'appartamento dove è avvenuto lo scoppio, nell’incidente ha perso la moglie mentre le due figlie di 7 e 11 anni sono rimaste gravemente ustionate. Secondo i pm Pellicanò avrebbe manomesso le condutture del gas del suo appartamento al terzo piano della palazzina in via Broschi.
Le indagini, come scrive TgCom24, avevano portato verso a un gesto volontario: la mattina dello scoppio era stato registrato un picco nel consumo del gas, ma dai primi rilievi non erano emersi problemi tecnici. Per poer eseguire dei rilievi irripetibili, il pm ha iscritto nel registro degli indagati Giuseppe Pellicanò.
L’inchiesta ha fatto emergere come l’uomo fosse in cura da uno psichiatra e da uno psicologo per problemi di depressione e stava frequentando con la moglie un professionista che si occupava di mediazione familiare per rendere meno traumatica la separazione.