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giovedì, 4 ottobre 2018

Farà sicuramente discutere la scelta, messa nera su bianco nel testamento, di Bernardo Caprotti, patron di Esselunga. L’imprenditore, scomparso il 30 settembre scorso, ha lasciato in eredità alla storica segretaria Germana Chiodi l’incredibile cifra di 75 milioni di euro. L’altra metà dei conti correnti, come verificato dall’esecutore testamentario Stefano Tronconi, sarà divisa tra i 5 nipoti, per un totale di 15 milioni a testa.

Una scelta che non sorprende, anche in passato era emersa l’importanza della segretaria Germana Chiodi per il fondatore della catena di supermercati Esselunga. A lei era dedicato un passaggio del testamento: “A lei voglio esprimere la mia immensa gratitudine per lo straordinario aiuto che mi ha prestato nel corso degli anni”. Chiodi era entrata in azienda nel 1968 e negli anni si è conquistata la fiducia di Caprotti, tanto da diventare la memoria storica sia del gruppo che della famiglia di Bernardo.

La signora Chiodi era diventata l’ufficiale di collegamento con tutta la famiglia. “Germana custodisce il ricchissimo archivio che narra anche le molte dolorose vicende familiari oltre che aziendali”, ha scritto Bernardo facendo un chiaro riferimento alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il patron contro i suoi figli di primo letto, Violetta e Giuseppe. Tre anni fa Caprotti aveva già donato circa 10 milioni di euro alla Chiodi. Ora arriva il saldo finale.

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