Si tratta delle riprese del parto di Nickis, un elefante di Sumatra (Elephas maximus sumatranus) all’Elephant Safari Park di Taro, vicino ad Ubud, nella zona centrale di Bali. Così è nata la piccola Riski, ma non si è trattato di una nascita come tutte le altre che avvengono al parco.
La prima parte di Riski che esce dal corpo della madre, come succede per tutti i piccoli pachidermi, sono le zampe. Insieme al sacco amniotico e al liquido che contiene, questa posizione la aiuta ad attutire la discesa. “Che io sappia, nessun piccolo è mai rimasto ferito a causa della caduta. Altrimenti le madri si accuccerebbero o si metterebbero sdraiate per partorire, ma non succede”, spiega Nigel Mason, fondatore del safari park e autore del video. In natura le elefantesse non hanno certo a disposizione una superficie liscia e pulita per il parto: succede e basta, ovunque si trovino.
Quando Riski ancora non si regge del tutto in piedi, il personale del parco inizia a lavare l’area coperta dal sangue
per mantenere un buon livello di igiene, spiega Mason. L’alternativa sarebbe separare la piccola dalla madre, un intervento rischioso perché potrebbe non riconoscerlo più. Quando un animale partorisce in cattività, la scelta migliore è evitare ogni interferenza umana nei limiti del possibile.
Normalmente i piccoli pachidermi nascono svegli, attivi e riescono ad alzarsi sulle proprie zampe nel giro di un paio di minuti. Questo parto è stato un caso particolare: Riski non si muove, rimane inerte senza respirare e la madre comincia a colpirla con forza, prendendola a calci e afferrandola per la piccola proboscide fino a quando si riprende. E infine si alza. “La madre l’ha colpita duramente sulla testa e sulle costole, ma è questo ad averla riportata in vita. Forse sa meglio di noi che cosa è in grado di sopportare la sua creatura”, racconta Mason.
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