Droga, otto arresti tra Latina e Terracina. Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra mobile di Latina e del Commissariato di Terracina, supportati dalle Squadre mobili di Roma e Napoli, nonchè dal Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, stanno conducendo un’operazione di polizia giudiziaria con l’esecuzione di otto ordinanze di misure cautelari personali. Gli arrestati devono rispondere dei reati di spaccio di stupefacenti ed estorsione. Tra loro va evidenziata la presenza di due cittadini italiani, originari di Napoli, ma da tempo stabilitisi a Terracina, legati da vincoli di parentela con esponenti di uno dei più temuti clan camorristici campani, il Clan “Licciardi”, per conto del quale operavano nel sud pontino.
I reati contestati vanno dallo spaccio di stupefacenti alla estorsione. Per quattro degli arrestati si apriranno le porte del carcere di Via Aspromonte, mentre altri due andranno agli arresti domiciliari; ancora quattro indagati sono destinatari di misure di natura coercitiva dell’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria. Alla complessa operazione di polizia giudiziaria e’ stato dato il nome di “Terminal” in ragione del fatto che gli indagati, per non essere intercettati dalle forze di polizia ed eludere le investigazioni, utilizzavano svariati mezzi di trasporto pubblico che cambiavano frequentemente limitando al massimo l’eventualita’ di essere seguiti.
Non a caso le indagini hanno impegnato gli Agenti in lunghi pedinamenti tra le provincie di Roma e Napoli ove avvenivano gli approvvigionamenti di sostanze stupefacenti destinate al mercato di Latina e di Terracina. Le indagini hanno evidenziato l’efferatezza dimostrata piu’ volte in occasione delle mancate riscossioni di crediti. Questi infatti, non solo davano prova di essere in possesso di armi da sparo che esibivano per affermare la propria leadership criminale ma, come appurato dagli inquirenti, piu’ volte le utilizzavano esplodendo colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio. Gli indagati utilizzavano un linguaggio in codice facendo spesso riferimento all’acquisto di “biglietti” per eventi danzanti in programma in alcuni locali di Roma. In realta’ i sequestri hanno confermato che si trattava di ordinativi di droga.
Nel corso delle intercettazioni gli agenti hanno accertato una brutale aggressione avvenuta in piena notte nella città di Roma. A farne le spese un giovane terracinese di 24 anni, domiciliato nella capitale ove si trovava per motivi di lavoro, che e’ stato malmenato all’interno della propria abitazione dall’odierno indagato Bruno Menichini Santos, detto “il brasiliano”. Grazie alla ricostruzione dell’aggressione, gli agenti della Squadra Mobile di Latina e del Commissariato di Terracina hanno fornito alla Procura di Roma gli elementi che hanno consentito l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del “brasiliano”.
Il movente anche in questo caso sarebbe legato a debiti contratti per l’acquisto di droga. Durante la complessa attività è emerso che alcuni tra gli indagati, impossibilitati a recarsi fuori dalla propria citta’ in quanto colpiti dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, utilizzavano un minorenne al quale demandavano la raccolta degli ordinativi di droga. Dall’indagine e’ emerso che il gruppo era in procinto di fare il “salto di qualita’” cercando contatti con narcotrafficanti e programmando un viaggio che li avrebbe portati in Spagna alla ricerca di “fornitori” di grossi quantitativi di sostanze stupefacenti.