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venerdì, 7 settembre 2018

Doping di stato che ha visto coinvolti anche i servizi segreti. È questa la realtà che emerge dalla seconda parte del rapporto McLaren presentato a Londra, che si concentra principalmente sul doping alle Olimpiadi invernali di Sochi (Russia) del 2014. Nel dossier sono presenti oltre mille atleti locali, tra cui 12 medagliati e 4 ori, mentre sono cinque gli ori di Londra 2012 finiti nel mirino.

Il rapport McLaren accusa la Russia di aver tramato una vera “cospirazione istituzionale”, con l’aiuto anche dei propri servizi segreti. Oltre mille atleti avrebbero beneficiato di coperture a tutti i livelli per nascondere test positivi alle più disparate sostanze dopanti.

Richard McLaren, autore del dossier insieme ai tecnici Wada, ha spiegato nel corso della conferenza: “Siamo ora in grado di confermare un sistema di coperture che risale almeno al 2011 e che è proseguito anche dopo i Giochi olimpici di Sochi – ha spiegato l’autore del rapporto – Era un sistema di coperture che si è evoluto da un caos incontrollato fino ad una vera e propria cospirazione istituzionalizzata e disciplinata che puntava a vincere le medaglie”. Il rapporto Wada presentato a Londra ed esteso dall’avvocato canadese Richard McLaren ha messo sotto accusa esattamente 115 atleti di 30 discipline e risulta coinvolto anche il mondo del calcio.

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