Una notizia brutta e una buona da Losanna, sede del Tas, per il marciatore azzurro Alex Schwazer e per il suo staff. Il Tribunale arbitrale dello sport, infatti, in primis ha rigettato la richiesta avanzata dall’atleta italiano, che richiedeva la sospensione dello stop per doping deciso dalla Federazione internazionale. Poi però il Tas ha deciso anche di entrare nel merito della questione e decidere se la sanzione inflitta al marciatore altoatesino sia corretta prima dell’inizio delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Schwazer dunque può ancora sperare di partecipare ai Giochi, suo vero, grande obiettivo. «Il Tas è disposto a trattare con procedimento accelerato l’appello proposto da Schwazer, con la possibilità di audizione dello stesso e con l’eventuale ammissione di prove testimoniali. La difesa di Schwazer si è già attivata in tal senso con l’obiettivo di ottenere un’udienza già la settimana prossima» si legge in una nota dell’entourage del marciatore altoatesino. A commentare la decisione del Tas, immediatamente, il legale dell’azzurro, Gerhard Brandstaetter. «Evidentemente il Tas ha ritenuto il caso complesso per poter decidere senza audizioni e quindi ha disposto un procedimento accelerato» ha detto Brandstaetter all’Italpress. «Schwazer a Rio? Le chance rimangono le stesse. L’importante è sottolineare però che per un caso così complicato si è deciso di accelerare: speriamo che l’audizione serva» ha aggiunto l’avvocato dell’altoatesino.