Francesca Di Lello
Dieta mediterranea sì, dieta mediterranea no. Quando si parla di alimentazione sana, questo è l’eterno dilemma. Soprattutto da quando gli Stati Uniti – Paese dove si registra un alto tasso di obesità – “vogliono insegnarci come dimagrire”. Dalla Scarsdale, alla dieta Atkins fino alla Dukan, il regime alimentare made in USA risulta, infatti, iperproteico e in disequilibrio con le esigenze del nostro organismo. Se ne è discusso alla SUN (Seconda Università degli Studi di Napoli) nell’ambito del ciclo di incontri “Oltre le culture. I dialoghi con la Sun” insieme a Giorgio Calabrese, esperto di alimentazione tra i più conosciuti in Italia. Medico nutrizionista e divulgatore scientifico, noto anche per le sue partecipazioni a talk show televisivi, il professore Calabrese ha tenuto a Napoli una lezione dal titolo “Dieta Mediterranea Salute e Bontà”, al Rettorato dell’Ateneo di via Costantinopoli. E il focus dell’incontro è stato proprio la dieta mediterranea che, secondo Calabrese, rimane la più completa ed equilibrata, nonostante le ultime “mode” dall’estero. Una parentesi culinaria all’interno dell’evento ha visto lo chef campano Giuseppe Daddio, cucinare in tempo reale un piatto rappresentativo della cucina mediterranea.“Stile di vita, attività motoria e quindi l’alimentazione. Come vedete non sono partito subito dall’alimentazione. Abbiamo bisogno di quella che è la base della dieta mediterranea, cioè il movimento fisico – ha spiegato Calabrese – l’Italia è una nazione che si basa sull’iscrizione alla palestra, per poi abbandonarla dopo tre lezioni”, scherza. Poi, sulla cucina napoletana, dice: “E’ magnifica. Me ne rendo conto ogni volta che vengo. Dalle trattorie alle mense, si mangia sempre bene. Solo una cosa: se poteste limitare l’uso del fritto”.
Professore, quali sono le linee guida da seguire per un regime alimentare corretto?”
Il regime alimentare non è un fatto casuale ma causale. Noi abbiamo bisogno della stagionalità, della territorialità, e della nostra cultura gastronomica”.
Sulle diete vegetariane o vegane, come la pensa?
“Chi segue tali regimi alimentari, non sbaglia nell’assunzione di legumi e frutta che sono fondamentali per la salute dell’organismo. Sbagliano invece nel non assumere proteine di origine animale ed è per questo che man mano hanno introdotto latticini e uova nella loro dieta”.
Un consiglio ai napoletani per un pranzo “tipo”, secondo i dettami della dieta mediterranea.
Si potrebbe proporre un menu con verdure grigliate come antipasto, condite con olio extravergine di oliva e un po’ di aglio, dalle numerose proprietà. Un primo piatto a base di spaghetti col pomodoro, parmigiano, basilico per profumare e olio a crudo. A seguire, un bel pesce al sale, che una volta cotto, viene tolto dalla sua crosta e condito con un filo di olio extravergine. Delle verdure cotte per contorno. Per finire, frutta e un gelato al limone.
Chef, può spiegare come ha realizzato questo piatto?
La novità non è cucinare ma cuocere diversamente. Questo piatto è composto da una passatina di fagioli cannellini, dei gamberi marinati al mandarino cotti appena a vapore, delle verdure disidratate e lenticchie appena bollite e disidratate per renderle croccanti. Il tutto condito con olio extravergine di oliva a crudo.
Tre consigli per cucinare in modo salutare?
Attenzione al tipo di cottura, meno sale e olio extravergine di oliva a crudo.