Denti del giudizio: quando ricorrere all’estrazione
LA DOTTORESSA DI CAPRIO, SPIEGA LE CAUSE DEL DOLORE E QUANDO E’ NECESSARIO RICORRERE ALL’ESTRAZIONE.
Quando spuntano i denti del giudizio?
Sono queste le domande più frequenti relative ai famosi denti del giudizio, che sembrano farci sempre un po’ paura. Intorno ad essi, infatti si diramano racconti leggendari sul dolore che causano. Sia nello spuntare sia nella fatidica estrazione, e che ci inducono a chiedere il parere di un professionista.
I denti del giudizio vengono anche chiamati terzi molari. Erompono solitamente tra i 17 e i 20 anni, proprio per questo motivo hanno un nome così originale: sono i denti che spuntano in età matura!
Non capita raramente che questi molari siano completamente o parzialmente assenti. Infatti molti pensano che siano dei residui vestigiali dei nostri antenati. E scompariranno definitivamente con il passare del tempo e con il susseguirsi delle generazioni.
La Dottoressa Maria Patrizia Di Caprio, laureata in Odontoiatria e Protesi Dentaria, titolare dell’omonimo Studio Dentistico, Dottore di ricerca presso l’Università di Napoli “Federico II” e libera professionista, spiega i motivi per cui i denti del giudizio possono far male e quando è necessario toglierli.
La causa principale del dolore, secondo la dottoressa Di Caprio, è l’assenza in arcata di uno spazio sufficiente che ne consenta il corretto posizionamento. Non trovando spazio, i terzi molari rimangono totalmente o parzialmente inclusi nelle ossa mascellari favorendo la “Pericoronarite”. Si tratta di una infiammazione, causata da batteri presenti nel sangue o nel cavo orale, del tessuto gengivale che circonda il dente.
Qualora non siano causa di problemi di mal posizionamento o riassorbimento di altri denti e non provochino infiammazioni come la Pericoronarite o la pulpite secondaria ad una carie, non è necessario ricorrere all’estrazione.
Secondo la Dottoressa Di Caprio, anche l’estrazione preventiva di questi molati, per evitare il disallineamento degli altri denti, è una possibilità da valutare con cura considerando tutti gli aspetti positivi e negativi del singolo caso. I denti del giudizio occupano l’ultima e più interna posizione dell’arco dentale e possono essere in contatto con strutture anatomiche molto delicate.
“In ogni caso – conclude – una corretta igiene orale, che si avvalga del corretto uso di spazzolino, filo interdentale e colluttorio,può aiutare a prevenire l’accumulo di placca e batteri. Questi possono determinare insorgenza di processi infiammatori a carico anche dei molari del giudizio”.