Infastidito dall'abilità della paranza rivale, più abile a cullare il giglio, il figlio del boss li ha "invitati" a mollare la presa. E' quanto successo alla celebre festa dei gigli di Crispano, comune in provincia di Napoli. Secondo quanto riporta Il Mattino, durante la manifestazione che ogni anno attira tantissimi spettatori, Gioacchino Cennamo, figlio di Antonio, considerato elemento di spicco del clan Moccia a nord di Napoli (attualmente in carcere dove sta scontando una condanna a 16 anni), ha afferrato il microfono pronunciando testuali parole: "‘O Pescatore – soprannome del capo paranza della Gioventù Bruscianese – fai sempre questo! Hai rotto le scatole. Mò è meglio che tu te ne vada".
Parole che, riportate alla paranza "rivale" di Brusciano, hanno sortito l'effetto sperato, con quest'ultimi allontanatisi creando confusione e panico tra le persone presenti.
Ripristinata la "normalità", la paranza dei "Tigrotti", cara al boss detenuto, ha proseguito indisturbata la sua sfilata riservando un pensiero anche al sindaco del comune napoletano, Antonio Barra (visibilmente in imbarazzo). "Un saluto al nostro caro sindaco, che mentre lo scorso anno ci è stato molto vicino, ore invece si è fatto desiderare. Ma non importa, perché caro sindaco sei sempre uno di noi".
Episodi che hanno attirato l'attenzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che sta indagando su quanto accaduto.