Il Tribunale di Milano ha condannato a due anni di reclusione per stalking e un anno di libertà vigilata con l’obbligo di sottoporsi alle cure che gli verranno prescritte il “killer dei gatti” di Bergamo. L’uomo, un 40enne di Trescore Balneario, era finito sotto accusa per aver seviziato e ucciso gattini nel 2014.
La condanna è arrivata nonostante accusa e difesa avessero chiesto congiuntamente l’assoluzione dell’uomo. Il pm aveva infatti tenuto conto dell’esito di una consulenza psichiatrica chiesta dal difensore, secondo cui il quarantenne soffrirebbe di un disturbo antisociale di personalità che comprometterebbe gravemente la sua capacità di volere e inciderebbe in parte anche su quella di intendere.
La difesa dell’uomo ha invece puntato le sue carte sull’insussistenza del reato di stalking e poi sull’esito della consulenza. Come ricostruito dall’inchiesta, la vittima di stalking sarebbe infatti una delle persone contattate dal quarantenne nella sua ricerca di gattini: secondo quanto contestato nel processo per maltrattamenti, l’uomo cercava annunci in cui si regalavano gattini e poi li sottoponeva a torture fino a ucciderli.