8 marzo 08:04  |  Campania

(c.a.) –

Coordinati dalla Procura di Napoli, i Carabinieri della compagnia di Caserta hanno messo fine a un giro d’affari che è stato stimato intorno ai 2,5milioni di euro basato sulla clonazione di carte di credito. I carabinieri hanno eseguito la mattina dell’8 marzo 26 provvedimenti cautelari verso persone indagate per associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione, alla frode informatica e all’utilizzo indebito di titoli di pagamento. L’operazione è estesa non solo sul tutto il territorio campano: Napoli, Caserta,Avellino, Benevento ma riguarda anche Milano e Torino. Le indagini hanno portato gli inquirenti a scoprire un sodalizio criminale dedito alla clonazione di carte di credito intestate a soggetti stranieri, attraverso dei siti internet illegali. Sono stati raggiunti da notifica di avviso di conclusione indagini e sottoposte a perquisizione domiciliare anche 19 indagati. Gli arrestati verranno fatti uscire dal Comando Provinciale di Caserta per lo sposta,mento presso le località di detenzione, alle 9.30 di martedì 8 marzo.

Le indagini sono scattate dopo la denuncia di un istituto di Credito con sede a Caserta. L’anomalia riscontrata consisteva nella registrazione di diverse transazioni economiche a mezzo Pos, effettuate dalla titolare di un esercizio commerciale di Caserta, con una carta di credito statunitense, ritenuta poi clonata. Attraverso siti internet la banda di truffatori riusciva ad impossessarsi delle anagrafiche di cittadini stranieri e clonare le carte di debito. Attraverso la complicità di negozianti, disposti a far eseguire le transazioni presso il proprio esercizio dietro compenso, e aprendo addirittura nuovi attività commerciali al solo fine di lavorare con il Pos, sono riusciti a manovrare un giro economico stimato introno ai 2mlioni e 500mila euro. Domini russi o rumeni venivano contattati da esperti informatici e previo pagamento, anche di ingenti somme, venivano comprati i codici identificativi di carte di credito straniere. Il passaggio successivo consisteva nel duplicare le carte di credito, prepagate o carte “fedeltà” munite di banda magnetica, attraverso un’apparecchiatura chiamata skimmer, alle quali associare il codice identificativo, dopodiché era possibile effettuare le transazioni.

Gli intermediari o procacciatori, il loro ruolo era necessario in quanto impegnati nella ricerca di esercizi commerciali compiacenti per le transazioni. A loro andava il 20% della transazione, al commerciante il 40% mentre al gruppo criminale il restante 40% dell’importo prelevato dalle carte clonate. Altre due figure risultate essenziali all’interno dell’organizzazione son state individuate in un commercialista un impiegato bancario. Il ruolo del contabile consisteva nell’emissione di fatture fasulle in caso di contestazioni da parte degli istituti di credito mentre, il bancario faceva da basista, agevolando le concessioni del sistema di pagamento elettronico ad attività aperte ad oc per l’operazione criminosa.

A seguito delle indagini sono finiti in galera Antonio Castaldi di San Giorgio a Cremano e Yasseen Nasroollah Issack, nato nelle isole Maurizio. Ai domiciliari invece Annamaria Correra, Francesco Tedesco, Luisa-alias Daniela-Spinò, Luigi Gambardella, Federico D’Agostino. Sono stati colpiti da ordinanza di obbligo di dimora, invece, Rosaria Esposito,Francesco Cuomo, Filomena De Falco, Maria Rosaria Tartaglione,Bruno Scala, Carmine Bruscino, Annalisa D’Ascoli, Carmine Bonaiuto, Salvatore Di Sarno, Quirino Bongiovanni, Daniele Riccio, Rosario Tarallo, Fabio Russo, Salvatore Munizzi,Giovanni Lana, antonio Bernardo, Mario Pascale e Ciro Cafarelli.

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