Reportage – retenews24 – news on line http://retenews24.it le informazioni della tua città Sat, 13 Oct 2018 12:24:27 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.8 /wp-content/uploads/2018/01/ms-icon-310x310-png-250x250. Reportage – retenews24 – news on line http://retenews24.it 32 32 RIGOPIANO, LE IMMAGINI DEI RESTI DELL’HOTEL DOPO CHE SI È SCIOLTA LA NEVE /uid-55-rigopiano-le-immagini-dei-resti-uid-55/ Thu, 09 Mar 2017 05:41:55 +0000 /?p=252092 Oggi tutto quello che resto della sua gloriosa immagine è un cumulo di macerie e detriti. L’Hotel di Rigopiano di Farindola sarà ricordato con un velo di amarezza da i parenti delle 29 vittime. Nelle foto, vedrete anche i fiori lasciati dai parenti delle vittime sui detriti. L’Hotel di Rigopiano è divenuto luogo di preghiera […]

L'articolo RIGOPIANO, LE IMMAGINI DEI RESTI DELL’HOTEL DOPO CHE SI È SCIOLTA LA NEVE sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Oggi tutto quello che resto della sua gloriosa immagine è un cumulo di macerie e detriti. L’Hotel di Rigopiano di Farindola sarà ricordato con un velo di amarezza da i parenti delle 29 vittime. Nelle foto, vedrete anche i fiori lasciati dai parenti delle vittime sui detriti.

L’Hotel di Rigopiano è divenuto luogo di preghiera

Tra loro, qualcuno ha deciso di fermarsi a pregare sui resti dell’hotel e chi, col dolore ancora pulsante nel cuore, ha preferito lasciare solo un tacito mazzo di fiori. Chi ha frequentato l’hotel, sicuramente resterà a bocca aperta nel vedere come si è ridotto. Un cumulo di macerie che mettono i brividi.

L'articolo RIGOPIANO, LE IMMAGINI DEI RESTI DELL’HOTEL DOPO CHE SI È SCIOLTA LA NEVE sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Giornata storta? Come affrontare una brutta giornata e migliorare le cose /giornata-storta-come-affrontare-una-brutta-giornata-e-migliorare-le-cose/ Wed, 15 Feb 2017 16:44:21 +0000 /?p=247771 aGiornata no? Un vero incubo. E lo hai capito dal primo mattino: oggi sarà una di quei giorni in cui non ne va una dritta. Le giornate storte capitano a tutti, anche se ci sono persone che sembrano più abili nel “raddrizzare” il corso degli eventi o per lo meno riescono a gestire la situazione […]

L'articolo Giornata storta? Come affrontare una brutta giornata e migliorare le cose sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
aGiornata no? Un vero incubo. E lo hai capito dal primo mattino: oggi sarà una di quei giorni in cui non ne va una dritta. Le giornate storte capitano a tutti, anche se ci sono persone che sembrano più abili nel “raddrizzare” il corso degli eventi o per lo meno riescono a gestire la situazione senza troppo stress. Come fanno? E’ solo una questione di fortuna? Di solito no: si tratta di conservare il giusto atteggiamento mentale e di mantenere la calma. Ecco qualche strategia, da mettere in atto quando gli eventi sembrano congiurare contro di noi. Come riposta tgcom.

1 – Prendine atto: ogni tanto capita a tutti – Le giornate storte sono inevitabili, tanto vale rassegnarsi: oggi tocca a noi. Inutile arrabbiarsi o, peggio ancora, deprimersi: domani andrà meglio. Per sopravvivere ai contrattempi, concentrati su come trovare rimedio all’inconveniente che ti è piovuto addosso: scoprirai che in molti casi se ne può trarre comunque qualche vantaggio. Hai posteggiato lontano dall’ufficio? Una passeggiata a passo veloce, per contenere il ritardo, ti aiuta a sgranchirti e ti mantiene in forma.

2 – Non fermarti agli aspetti negativi – Se la tua attenzione è tutta concentrata sulla fatidica nuvoletta di Fantozzi che ti segue in modo implacabile finirai per rimanere intrappolata nelle tue sensazioni negative. Ritagliati uno spazio di quiete, allontana i pensieri neri , ascolta magari la tua musica preferita. Prendere distanza dal tuo problema ti aiuterà a vederlo sotto una prospettiva diversa e a trovare una soluzione.

3 – Non cedere al cattivo umore – Se proprio gli inconvenienti si presentano in sequenza, fai uno stacco: allontanati per qualche minuto, meglio se in compagnia di una persona simpatica e socievole. Concentra la tua attenzione su un fatto positivo, fatti raccontare una barzelletta o una storia divertente, ridici su. Quando ti sei un po’ rilassato torna alla tua attività e riparti da capo: probabilmente le cose andranno meglio.

4 – Non prendertela con gli altri – Lo hai mai notato? Il malumore è contagioso. Il fatto di essere scontrosi e aggressivi rende il clima più pesante e tutto si fa ancora più difficile. Per invertire la tendenza prova a sorridere: non occorre fare sforzi per mostrarsi simpatici, basta un saluto accompagnato da un bel sorriso franco, magari commentando: “oggi, è una giornata no, scusami”. Basta un gesto semplice come questo per aprirsi all’empatia e per allentare la tensione.

5 – Muoviti – Stai all’aria aperta: cammina, corri, fai una passeggiata. Il semplice fatto di trovarsi all’aria aperta ha effetti benefici sull’umore, oltre che sul fisico. Se sei proprio arrabbiato, scarica la tensione in palestra: libererai endorfine e al termine dell’allenamento ti troverai stanco e soddisfatto. Se abiti in prossimità di un parco o di un’area verde, cammina tra gli alberi, respira profondamente e concentrati sui colori della natura intorno a te.

6 – Attenzione al cibo – Non affogare negli snack il tuo disappunto: scegli piuttosto un frutto o un altro spuntino sano. Può andare bene un pugno di frutta secca, o un quadrettino di cioccolato fondente o anche un sacchetto di pop—corn: ha un contenuto glicemico ridotto e richiede un certo tempo per essere digerito.

7 – Dedicati a un’attività creativa – Se ti piace disegnare, fare musica o creare qualcosa con le tua mani, il gioco è fatto. Se proprio non sai cosa fare, chiuditi in una stanza, accendi lo stereo e balla: l’allegria della musica e i benefici del movimento spazzeranno via il malumore.
[post-correlato]

L'articolo Giornata storta? Come affrontare una brutta giornata e migliorare le cose sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Rinchiuse In Manicomio Pur Non Essendo Pazze: Il Destino Delle Donne “ribelli” Durante Il Fascismo /rinchiuse-manicomio-pur-non-pazze-destino-delle-donne-ribelli-fascismo/ Tue, 25 Oct 2016 10:47:37 +0000 /?p=226573 [post-correlato] Quando i due ricercatori Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante iniziarono a studiare le cartelle cliniche del manicomio di Sant’Antonio Abate a Teramo, aperto dal 1881 al 1998, si trovarono di fronte fotografie, lettere e cartelle cliniche che non corrispondevano esattamente a ciò che ci si aspetta dai pazienti di una struttura del genere. Quelle che […]

L'articolo Rinchiuse In Manicomio Pur Non Essendo Pazze: Il Destino Delle Donne “ribelli” Durante Il Fascismo sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
[post-correlato]
Quando i due ricercatori Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante iniziarono a studiare le cartelle cliniche del manicomio di Sant’Antonio Abate a Teramo, aperto dal 1881 al 1998, si trovarono di fronte fotografie, lettere e cartelle cliniche che non corrispondevano esattamente a ciò che ci si aspetta dai pazienti di una struttura del genere. Quelle che avevano davanti erano infatti le testimonianze di decine e decine di internamenti che con la follia avevano davvero poco a che fare e che risalivano principalmente al Ventennio Fascista.

In quel periodo la propaganda mirava a mostrare e pubblicizzare un’immagine della donna come elemento portante della famiglia e della società: la sua funzione era quella diriprodursi il più possibile, per alimentare quel materiale umano che era la ricchezza più grande della patria.

Alla luce di questo pensiero, e con l’ampliarsi e l’irrigidirsi dei confini che definivano la “devianza” sociale, tutte le donne che non volevano aderire a quel modello eranodestinate ad essere escluse e spesso internate.

La categoria di donne che principalmente finiva tra le mura dei manicomi era quella delle cosiddette “madri snaturate“, quelle cioè che per loro natura o per cause intervenute successivamente (un trauma o una depressione) non erano state in grado di assolvere ai compiti materni; spesso erano i famigliari stessi ad additarle e a richiederne l’allontanamento, spinti dall’indottrinamento martellante del regime.

Tutte le altre cartelle cliniche riportano diagnosi non meno curiose: parole come “stravagante”, “irosa”, “impulsiva”, “nervosa” ci danno un parametro di quanto labile fosse il confine tra l’accettato e l’inaccettabile, tra il normale e il diverso.

Spesso le donne erano semplicemente delle massaie rurali, che dopo aver avuto 12, 13 o 14 figli non riuscivano più a badare alla casa ed erano vittime di esaurimenti nervosi. A volte erano semplicemente donne a cui l’esperienza traumatica di un bombardamento notturno aveva tolto il sonno, e che la famiglia allontanava come fossero pazze invece di dare loro supporto e consolazione.

Queste donne trascorrevano interi anni rinchiuse in queste strutture circondate da sporcizia e degrado, tentando invano di implorare le famiglie di riprenderle con sé: le loro accorate lettere infatti troppo spesso non arrivavano a destinazione, e le troviamo ancora oggi miseramente allegate alle loro cartelle cliniche.

Per dare loro una voce e un riscatto, è stata allestita un’interessante mostra nella Casa della Memoria e della Storia a Roma, dal titolo “I fiori del male. Donne in manicomio nel regime fascista”.

Fonte: curiosoctopus

L'articolo Rinchiuse In Manicomio Pur Non Essendo Pazze: Il Destino Delle Donne “ribelli” Durante Il Fascismo sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Terremoto, Amatrice, un mese dopo il sisma tra paura ed incertezza /terremoto-amatrice-un-mese-sisma-paura-ed-incertezza/ Sat, 24 Sep 2016 09:39:31 +0000 /?p=219874 Terremoto, Amatrice, un mese dopo il sisma tra paura ed incertezza. E’ passato già un mese da quella terribile notte del 24 agosto, quando, alle 3 e 36 del mattino, il mondo si è fermato ad Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto. La ferita aperta dal terremoto è viva e fa male a quanti, dopo 30 giorni, […]

L'articolo Terremoto, Amatrice, un mese dopo il sisma tra paura ed incertezza sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Terremoto, Amatrice, un mese dopo il sisma tra paura ed incertezza. E’ passato già un mese da quella terribile notte del 24 agosto, quando, alle 3 e 36 del mattino, il mondo si è fermato ad Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto. La ferita aperta dal terremoto è viva e fa male a quanti, dopo 30 giorni, sono ancora alloggiati presso le tendopoli allestite dalla Protezione Civile. Ancora per poco, almeno ad Amatrice, il paese-simbolo del sisma, dove il sindaco Sergio Pirozzi ha ordinato lo sgombero degli 11 campi disseminati lungo il territorio comunale. Uno “sgombero dolce”, senza forzature. Ma comunque rapido, dal momento che proprio sulle aree dove sorgono le tendopoli dovranno essere realizzati i nuovi moduli abitativi della “soluzione-ponte”, che da qui alla prossima primavera consentirà ai cittadini dei territori colpiti dal terremoto di avere di nuovo un tetto sopra la testa. Seppur provvisorio. Perché molto più lunghe saranno invece le operazioni di ricostruzione, quella vera. Lo ha ribadito anche stamattina il Premier Matteo Renzi: “I paesi colpiti dal terremoto saranno ricostruiti, e meglio di prima”.[post-correlato] Al lavoro sul campo, su investitura dello stesso Premier, c’e’ il commissario straordinario Vasco Errani, che ha preso in mano le operazioni di ricostruzione con la collaborazione del dipartimento di Protezione Civile e delle quattro Regioni interessate (Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo). Mentre si attende il decreto governativo che, oltre a stabilire criteri e competenze, dovrebbe sbloccare anche i fondi destinati alle zone terremotate. Fondi attesi e non poco da chi, oltre alle perdite fisiche, nei crolli del 24 agosto ha perso anche la casa, o il negozio, o la fattoria. Una vita andata in fumo, nella quale resta solo la speranza di non essere abbandonati. Intanto nei quattro comuni dei Monti della Laga si é ripartiti: ad Amatrice la nuova scuola ha aperto i battenti in linea con l’inizio dell’anno scolastico, grazie al “mini-miracolo” della Protezione Civile di Trento, che ha realizzato uno stabile modulare ex novo in soli 13 giorni. Tanti, pero’, vogliono rimanere, ma hanno paura di tornare in casa, sia la propria – anche qui molti gli edifici giudicati agibili dalle migliaia di sopralluoghi effettuati da squadre di tecnici giunti da tutto il mondo -, sia in quelle messe a disposizione, ad Amatrice, dai cittadini non residenti. E mentre, senza fretta, gli sfollati lasciano le tende, nelle varie “zone rosse” si attende di sapere dove stoccare le macerie del sisma. Almeno quelle sulle quali non e’ presente il sigillo dell’autorità giudiziaria, che indaga sui crolli del 24 agosto. Il numero complessivo delle vittime: 297, ad oggi, con tante persone ancora ricoverate negli ospedali del Centro Italia. 238 invece le persone salvate dalle macerie.
amatrice1 amatrice2 amatrice3 amatrice4 amatrice5

L'articolo Terremoto, Amatrice, un mese dopo il sisma tra paura ed incertezza sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Terremoto, ecco tutte le bufale e truffe che girano sul web /terremoto-ecco-tutte-le-bufale-e-truffe-che-girano-sul-web/ Fri, 26 Aug 2016 13:04:37 +0000 /?p=213243 Purtroppo dopo ogni terremoto c’è sempre e inevitabilmente una conseguenza: gli sciacalli. Ma ne esistono di due tipi: ci sono sciacalli come quello napoletano arrestato ieri sera ad Amatrice che si aggirano tra i resti delle case terremotate; e poi ci sono gli sciacalli del web, che riempiono internet con imprecisioni, bufale e truffe. Sui  social […]

L'articolo Terremoto, ecco tutte le bufale e truffe che girano sul web sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Purtroppo dopo ogni terremoto c’è sempre e inevitabilmente una conseguenza: gli sciacalli. Ma ne esistono di due tipi: ci sono sciacalli come quello napoletano arrestato ieri sera ad Amatrice che si aggirano tra i resti delle case terremotate; e poi ci sono gli sciacalli del web, che riempiono internet con imprecisioni, bufale e truffe. Sui  social network in primo luogo, dove facendo leva sui 268 morti si spera di truffare il prossimo. Certo alcune scaturiscono dal semplice fraintendimento. Vale la pena però fare chiarezza su alcune cose (come abbia già prontamente fatto ieri spiegando al differenza tra scala Mercalli e Richter. Ad esempio vi diciamo che non c’è stato nessun taroccamento della magnitudo del sisma (da 6.2 a 6.0) onde evitare che lo Stato debba accollarsi i costi della ricostruzione. La responsabilità sarebbe di una presunta legge voluta dall’allora governo presieduto da Mario Monti che fisserebbe la soglia del rimborso a 6.1 gradi. Falso, anche perchè  la cosa è già circolata in passato, rifacendosi al d.l. n.59 del 15 maggio 2012  diventato legge nel luglio dello stesso anno e che riguardava quello di riordino della Protezione civile. L’articolo relativo a questo discorso, che prevedeva l’assicurazione privata per i rischi derivanti da calamità naturali, fu soppresso al momento della conversione in legge. Comunque sia in ogni caso i risarcimenti vengono calcolati sulla base di un’altra scala che valuta l’intensità del sisma in termini di danni prodotti sul territorio.
Altra bugia/truffa: il jackpot del SuperEnalotto da destinare alla ricostruzione. E qui la gaffe e di tanti, troppi , noti nomi o persone di spicco: su tutti alcuni politici Antonio Boccuzzi del Pd e Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia. Sono nate anche numerose petizioni che hanno visto il coinvolgimento di star come Fiorello. Ma la Sisal è una società privata che gestisce il concorso su concessione statale.  Assurda poi la polemica sui rifugiati e sul loro “pocket money”: non si tratta di 30 euro al giorno, che servono alla totalità delle spese per la loro ospitalità, ma di 2,5. Solo un pretesto per i soliti noti per portare acqua al proprio mulino.
Bugia anche quella sulle reti idriche danneggiate e sull’acqua non potabile, smentite dalle aziende che se ne occupano. Altro motivo ricorrente la prevedibilità e periodicità dei sisma, che avverrebbero di notte e col caldo. Una tesi che non ha alcun fondamento scientifico.
Ci sono poi quella che nascono da voto vecchie, che però ricompaio in giro sempre durante gli stessi avvenimenti, facendo confondere in molti. Per esempio  la foto di un bimbo estratto dalle macerie 22 ore dopo il sisma, in realtà presa dal terremoto di Katmandu del 25 aprile 2015. Oppure  quelle di una chiesa in Emilia risalente al sisma di quattro anni fa. Insomma, anche è soprattutto in questi casi, l’attenzione per quello che circola sul web deve essere alta, più che mai.

L'articolo Terremoto, ecco tutte le bufale e truffe che girano sul web sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Giorgia Benusiglio: «Mia sorella non si è suicidata» /giorgia-benusiglio-mia-sorella-non-si-suicidata/ Fri, 03 Jun 2016 07:29:34 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=192203 Giorgia Benusiglio non crede all’ipotesi suicidio della sorella Carlotta, trovata morta martedì scorso a Milano impiccata a un albero in piazza Napoli. A qualche ora di distanza dallo scioccante episodio Giorgia ha tuonato così dalla sua pagina Facebook: «Perdonatemi se non sto più rispondendo ai messaggi e se non sto più postando nulla sulla pagina, ma […]

L'articolo Giorgia Benusiglio: «Mia sorella non si è suicidata» sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Giorgia Benusiglio non crede all’ipotesi suicidio della sorella Carlotta, trovata morta martedì scorso a Milano impiccata a un albero in piazza Napoli. A qualche ora di distanza dallo scioccante episodio Giorgia ha tuonato così dalla sua pagina Facebook: «Perdonatemi se non sto più rispondendo ai messaggi e se non sto più postando nulla sulla pagina, ma una tragedia inimmaginabile ha colpito la mia famiglia… Sono distrutta…». Così Giorgia Benusiglio che ha voluto ribadire che non crede all’ipotesi suicidio: «Non credo assolutamente che mia sorella si sia suicidata. Non lo avrebbe mai fatto e soprattutto mai a due passi da casa e usando un albero in una piazza. Io e la mia famiglia vogliamo la verità. Del fidanzato non voglio parlare, noi eravamo contrari per precisi motivi alla relazione. Lei aveva denunciato il fidanzato diverse volte per violenze. Ma di più non chiedetemi. Ci sono le indagini in corso, la casa di mia sorella è sotto sequestro. Ringrazio il magistrato e gli investigatori della polizia per tutto quello che stanno facendo. Mia sorella stava bene, era serena. L’ultima che l’ha sentita è stata mia madre, il lunedì alle 11 di sera. Si sarebbero dovute vedere insieme per mangiare a pranzo proprio martedì. E una madre sente se la figlia sta bene o no». Giorgia Benusiglio, 33 anni, consulente per la prevenzione giovanile contro l’uso di stupefacenti e autrice del libro “Vuoi trasgredire? Non farti!” aspetta dunque la verità sulla tragica morte della sorella Carlotta.

L'articolo Giorgia Benusiglio: «Mia sorella non si è suicidata» sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Davide, le immagini dell’addio /davide-immagini-delladdio/ Fri, 12 Sep 2014 16:25:30 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=42077 Davide, le immagini dell’addio

L'articolo Davide, le immagini dell’addio sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
Davide, le immagini dell’addio

L'articolo Davide, le immagini dell’addio sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
A 69 anni di distanza Hiroshima e Nagasaki rivivono di luce propria, ma non dimenticano. /69-anni-distanza-hiroshima-nagasaki-rivivono-luce-propria-non-dimenticano/ /69-anni-distanza-hiroshima-nagasaki-rivivono-luce-propria-non-dimenticano/#respond Wed, 06 Aug 2014 15:59:57 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=37604 di c.a. Il 6 agosto 1945 alle 8,16 e 8 secondi (ora locale), quasi al termine della seconda guerra mondiale, Little Boy, la prima bomba atomica ad essere utilizzata in un conflitto. Sono passati esattamente 69 anni da quel giorno. L’uomo dimentica ogni cosa, soprattutto quello che non si vede. Hiroshima, dove esplose il primo […]

L'articolo A 69 anni di distanza Hiroshima e Nagasaki rivivono di luce propria, ma non dimenticano. sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
di c.a.

Il 6 agosto 1945 alle 8,16 e 8 secondi (ora locale), quasi al termine della seconda guerra mondiale, Little Boy, la prima bomba atomica ad essere utilizzata in un conflitto. Sono passati esattamente 69 anni da quel giorno. L’uomo dimentica ogni cosa, soprattutto quello che non si vede. Hiroshima, dove esplose il primo ordigno, ora è diventato un importante centro industriale con più di 1 milione di abitanti. A Nagasaki, dove tre giorni a seguire fu lanciata la seconda bomba atomica, si sviluppa sul mare ed è proprio da quest’ultimo che ricava la principale fonte di sostentamento economico. Quasi 560mila persone persero la vita in quei terribili momenti. Almeno 120mila morirono sul colpo a causa dell’esplosione; nel tempo 500mila persone hanno visto i loro fragili corpi sgretolarsi a causa delle radiazioni.

L'articolo A 69 anni di distanza Hiroshima e Nagasaki rivivono di luce propria, ma non dimenticano. sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
/69-anni-distanza-hiroshima-nagasaki-rivivono-luce-propria-non-dimenticano/feed/ 0
Castellammare e gli sforzi vanificati dalla mancanza di attenzione ai cittadini /castellammare-gli-sforzi-vanificati-dalla-mancanza-attenzione-cittadini/ /castellammare-gli-sforzi-vanificati-dalla-mancanza-attenzione-cittadini/#respond Mon, 04 Aug 2014 11:30:03 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=37328 di c.a. Si tenta il tutto per tutto a Castellammare di Stabia per rendere più gradevole l’estate a chi, per un motivo o per un altro, non potrà partire per le tanto desiderate vacanze. Nonostante le analisi Arpac abbiano decretato l’esito negativo alla balneabilità delle acque antistanti l’arenile stabiese, l’amministrazione ha annunciato il cartellone estivo […]

L'articolo Castellammare e gli sforzi vanificati dalla mancanza di attenzione ai cittadini sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
di c.a.

Si tenta il tutto per tutto a Castellammare di Stabia per rendere più gradevole l’estate a chi, per un motivo o per un altro, non potrà partire per le tanto desiderate vacanze. Nonostante le analisi Arpac abbiano decretato l’esito negativo alla balneabilità delle acque antistanti l’arenile stabiese, l’amministrazione ha annunciato il cartellone estivo degli intrattenimenti per la cittadinanza; così, stanno nascendo pedane lungo l’arenile dove si terranno spettacoli ed attività ricreative al fine di rendere più sopportabile la canicola estiva, trascorsa in città.

Sul versante spiagge, invece, le attività di ripristino dei lidi “liberi” vanno avanti. Dopo l’assegnazione delle concessioni a mezzo “ riffa” che hanno finalmente espropriato dalle mani di operatori abusivi il controllo dei servizi offerti ai bagnanti, si è ben pensato di chiudere gli accessi alle automobili nelle zone sovrastanti i lidi in questione. Questo provvedimento ha si avuto l’effetto, positivo e condivisibile, di deterrente ai parcheggiatori abusi, ma ha, tuttavia, posto un altro problema che a nostro avviso, deve essere assolutamente risolto.

Sebbene  sia stato riaperto il parcheggio delle ex terme antiche, non è stato effettuato alcun intervento per mettere in sicurezza il tragitto che porta alle spiagge. Un percorso di circa un chilometro, con dei marciapiedi molto stretti e che per la maggior parte è infestato da vegetazione incolta che costringe i pedoni ad invadere la carreggiata, rischiando così, di essere investiti.

Piante piene di spine sono sospese all’altezza delle teste, degli occhi, rendendosi davvero pericolose. Inutile qualsivoglia suggerimento, poi, sull’abbattimento delle barriere architettoniche.  

WP_20140803_006 WP_20140803_008 WP_20140803_009 WP_20140803_010 WP_20140803_011

Sono sempre i particolari che denotano un impegno. L’attenzione al cittadino non c’è, non ancora, non nella misura in cui dovrebbe. Le opere e le iniziative che vengono realizzate, assomigliano sempre di più ad uno specchio per le allodole, una sorta di “dobbiamo fare qualcosa perché la nostra posizione lo richiede”; certo, un amministrazione deve avere cura del benessere dei propri cittadini. Il punto è la mancanza di sensibilità che determina l’inconsistenza di qual si voglia iniziativa.

Come si può pensare di rendere un tragitto pedonale, se non gradevole almeno sicuro, se chi, preposto a questo onere, non lo percorre?

Finché le iniziative avranno lo scopo di procacciare consensi, soprattutto in un momento così difficile per la città, è davvero improbabile che la situazione possa cambiare e che rifiorisca il senso di appartenenza ad una terra tra le più belle e maledette del golfo a sud di Napoli.

L'articolo Castellammare e gli sforzi vanificati dalla mancanza di attenzione ai cittadini sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
/castellammare-gli-sforzi-vanificati-dalla-mancanza-attenzione-cittadini/feed/ 0
“Non siamo mica stupidi”. Ridiamo vita all’arenile di Castellammare: Ecco la soluzione. Parla l’architetto Luca De Martino – Video /non-mica-stupidi-ridiamo-vita-allarenile-castellammare-soluzione-parla-larchitetto-luca-de-martino-video/ /non-mica-stupidi-ridiamo-vita-allarenile-castellammare-soluzione-parla-larchitetto-luca-de-martino-video/#respond Fri, 25 Jul 2014 16:58:18 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=36091 di Corrado Amitrano Come spesso accade anche le notizie diventano dei tormentoni, delle mode, durano qualche giorno e poi scompaiono nell’etere; altre prendono il loro posto, guidando gli interessi degli spettatori. I protagonisti di queste notizie, invece, restano li, a continuare le loro battaglie, a seguire i loro ideali, nel silenzio che torna a circondarli, […]

L'articolo “Non siamo mica stupidi”. Ridiamo vita all’arenile di Castellammare: Ecco la soluzione. Parla l’architetto Luca De Martino – Video sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>

di Corrado Amitrano

Come spesso accade anche le notizie diventano dei tormentoni, delle mode, durano qualche giorno e poi scompaiono nell’etere; altre prendono il loro posto, guidando gli interessi degli spettatori. I protagonisti di queste notizie, invece, restano li, a continuare le loro battaglie, a seguire i loro ideali, nel silenzio che torna a circondarli, soli oppure seguiti da quel gruppetto di affezionati alla causa. Certe cose però, sebbene non si vendano con facilità, vanno dette e ridette, fino alla nausea, perché sono battaglie collettive combattute da pochi. Uno, fra questi sparuti  uomini e donne, è Luca De Martino, architetto e pittore di Castellammare di Stabia. Luca ci crede, continua ad impegnarsi nella nostra battaglia, diventata però, una sua “crociata”, perché solo, sull’arenile stabiese. Luca si circonda di bottiglie di plastica, secchi, imbuti, setacci e palette ma non per fare qualche scultura moderna, per lui sono gli attrezzi della “speranza”. Il sogno di rivedere la sabbia nera dell’arenile di Castellammare di Stabia tornare alla luce, depurato delle tonnellate di detriti che vi sono disseminati, e delle sostanze inquinanti assimilate. Lavare la sabbia della spiaggia; che semplice concetto, che arguto pensiero. In questa intervista, L’architetto De Martino, ci racconta come lavare la sabbia dell’arenile di Stabia, come ripristinare lo stato dei luoghi al pari del suo periodo d’oro. Per Luca si può e si deve insistere, nonostante lo sconcertante silenzio delle istituzioni, nonostante sia solo nelle sue giornate passate al setaccio.

L'articolo “Non siamo mica stupidi”. Ridiamo vita all’arenile di Castellammare: Ecco la soluzione. Parla l’architetto Luca De Martino – Video sembra essere il primo su retenews24 - news on line.

]]>
/non-mica-stupidi-ridiamo-vita-allarenile-castellammare-soluzione-parla-larchitetto-luca-de-martino-video/feed/ 0