Il nostro Vicepremier parla di “castrazione chimica”, dopo diversi episodi di violenza, ci si aggrappa a questa soluzione , ma siamo certi di sapere di cosa si tratta? L’esperta, Melania Rizzoli, ci spiega “pro e contro”di questa “pena”. Si usa generalmente il farmaco medrossiprogesterone, una molecola che agisce sul cervello inibendo gli ormoni che stimolano i testicoli alla produzione di testosterone. La castrazione chimica è un tipo di castrazione, solitamente non permanente, provocata da farmaci a base di ormoni, mirata alla riduzione della libido e delle conseguenti attività sessuale. Per far consolidare l’effetto della castrazione chimica devono essere associati anche gli psicofarmaci, quelli che normalmente si usano per le turbe psichiatriche e noti per indurre pesanti disfunzioni sessuali, come gli antipsicotici e gli antidepressivi. La cura dovrà avere una periodicità riconosciuta dal medico e dovrà risultare efficace nel tempo, per questo i farmaci dovranno essere assunti senza interrompere la terapia.
Oggi i Italia la Castrazione solo per cambiamento di sesso, nei soggetti transessuali
Anche se la castrazione chimica è in uso negli Stati Uniti, Canada, Russia, Polonia, Regno Unito, Svezia, Danimarca, Norvegia, Spagna, Germania e Francia, per quanto riguarda l’Italia e la questione sollevata da Matteo Salvini, riguarda l’obbligatorietà di un trattamento tanto invalidante, da bilanciare con la necessità di prevenire un reato che lascia traumi psicologici gravissimi sulle vittime, con un reato notoriamente a forte tasso di recidiva che spesso viene valicato dalla malattia psichiatrica.