di c.a.
Si tenta il tutto per tutto a Castellammare di Stabia per rendere più gradevole l’estate a chi, per un motivo o per un altro, non potrà partire per le tanto desiderate vacanze. Nonostante le analisi Arpac abbiano decretato l’esito negativo alla balneabilità delle acque antistanti l’arenile stabiese, l’amministrazione ha annunciato il cartellone estivo degli intrattenimenti per la cittadinanza; così, stanno nascendo pedane lungo l’arenile dove si terranno spettacoli ed attività ricreative al fine di rendere più sopportabile la canicola estiva, trascorsa in città.
Sul versante spiagge, invece, le attività di ripristino dei lidi “liberi” vanno avanti. Dopo l’assegnazione delle concessioni a mezzo “ riffa” che hanno finalmente espropriato dalle mani di operatori abusivi il controllo dei servizi offerti ai bagnanti, si è ben pensato di chiudere gli accessi alle automobili nelle zone sovrastanti i lidi in questione. Questo provvedimento ha si avuto l’effetto, positivo e condivisibile, di deterrente ai parcheggiatori abusi, ma ha, tuttavia, posto un altro problema che a nostro avviso, deve essere assolutamente risolto.
Sebbene sia stato riaperto il parcheggio delle ex terme antiche, non è stato effettuato alcun intervento per mettere in sicurezza il tragitto che porta alle spiagge. Un percorso di circa un chilometro, con dei marciapiedi molto stretti e che per la maggior parte è infestato da vegetazione incolta che costringe i pedoni ad invadere la carreggiata, rischiando così, di essere investiti.
Piante piene di spine sono sospese all’altezza delle teste, degli occhi, rendendosi davvero pericolose. Inutile qualsivoglia suggerimento, poi, sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Sono sempre i particolari che denotano un impegno. L’attenzione al cittadino non c’è, non ancora, non nella misura in cui dovrebbe. Le opere e le iniziative che vengono realizzate, assomigliano sempre di più ad uno specchio per le allodole, una sorta di “dobbiamo fare qualcosa perché la nostra posizione lo richiede”; certo, un amministrazione deve avere cura del benessere dei propri cittadini. Il punto è la mancanza di sensibilità che determina l’inconsistenza di qual si voglia iniziativa.
Come si può pensare di rendere un tragitto pedonale, se non gradevole almeno sicuro, se chi, preposto a questo onere, non lo percorre?
Finché le iniziative avranno lo scopo di procacciare consensi, soprattutto in un momento così difficile per la città, è davvero improbabile che la situazione possa cambiare e che rifiorisca il senso di appartenenza ad una terra tra le più belle e maledette del golfo a sud di Napoli.